Il 12 gennaio 2012 quando, l'agente della Polizia Locale di Milano Niccolò Savarino, 42 anni ed abitante a Rho, mentre stava effettuando un normale servizio di controllo in un parcheggio in via Varé, zona Bovisa, venne travolto da un suv guidato da un nomade, Remi Nikolic. Il suo corpo venne trascinato per 200 metri. Tre giorni dopo, gli investigatori della Squadra Mobile arrestarono il giovane che era riuscito a fuggire fino in Ungheria per poi essere estradato e rimanere poco più di due mesi nel carcere di San Vittore.

Dopo una perizia e grazie ad un certificato di nascita rintracciato a Parigi dalla difesa, si scoprì che il nomade era minorenne al momento del fatto. Ora, a distanza di soli 5 anni, il Tribunale dei Minorenni di Milano ha concesso l'affidamento in prova sottolineando i suoi progressi e ritenendo che la misura può "rivelarsi utile per favorire il processo di integrazione sociale del condannato e nel contempo impedire la commissione di ulteriori reati".

 “I giudici del Tribunale dei Minori di Milano, che hanno preso questa decisione, sarebbero da licenziare immediatamente – è il commento del consigliere regionale Marco Tizzoni -. Questa è la Giustizia Italiana. In primo grado quest'assassino, che ha barbaramente ucciso il vigile, è stato condannato a 15 anni, in secondo grado la pena è stata ridotta a 9 anni e 8 mesi ed oggi, dopo soli 5 anni di carcere, ottiene l'affidamento in prova, cioè la libertà! Voglio ed esigo la certezza della pena".