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Rho, ragazzi a “lezione” da Alpini e Oblò

Venerdì scorso incontro con le terze delle scuole medie per parlare di Grande Guerra - Alla sera, tutto esaurito al CentRho...

C'era qualcosa oltre alla guerra in chi l'ha combattuta. C'erano speranze, fatiche, ricordi e affetti. E di questo hanno parlato l'associazione Oblò e gli Alpini di Rho in due momenti venerdì 17 dal titolo "La Grande Guerra: quando vivere fu una sfida". Al mattino è stata la volta dell'incontro con i ragazzi delle scuole medie, mentre alla sera, tutto esaurito al CentRho.

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La grande guerra: quando sopravvivere fu una sfida - Rho 4 di 16

A parlarne Fabio Fogliaresi, guida del Museo della Guerra Bianca di Temù, Maria Saccarello, autrice del libro “Lettere dal Fronte”, raccolta ragionata della corrispondenza tra il nonno al fronte e la sua fidanzata e gli Alpini di Rho, che hanno raccontato i modi di dire del fronte.

«L’apprezzamento dei ragazzi si è manifestato quando, alla fine dell’incontro, si sono alzati in piedi e, con la mano sul cuore, hanno cantato a gran voce l’Inno di Mameli – raccontano Mario Sada e Claudio Colombo degli Alpini di Rho -. Ma, se possibile, la sfida lanciata da Oblò si è concretizzata alla sera, nell’incontro dedicato alla cittadinanza presso il CentRho di Piazza San Vittore, realizzando il ‘tutto esaurito’ della sala, nonostante fossero proposti in città appuntamenti alternativi. La soddisfazione per l’ottima riuscita della conferenza sarà da stimolo per Oblò, al fine di proseguire su questa strada con nuove proposte e occasioni di incontri ed approfondimenti».

Di seguito il resoconto integrale a firma del gruppo Alpini di Rho.  Foto di Andrea Re.


Ci vuole una certa dose di coraggio pensare di coinvolgere ragazzini di tredici anni, che frequentano la terza media, in un incontro/conferenza sul Primo Conflitto Mondiale.

L’Associazione Culturale Oblò ci ha creduto ed ha invitato Fabio Fogliaresi, guida del Museo della Guerra Bianca di Temù, e Maria Saccarello, autrice del libro “Lettere dal Fronte”, raccolta ragionata della corrispondenza tra il nonno al fronte e la sua fidanzata.

Il taglio che si è voluto dare a questa serata è stato quello di approfondire non tanto gli eventi storici, quasi fosse una lezione di storia, bensì di sottolineare i vari aspetti, le difficoltà,  le fatiche ma anche le speranze, dei nostri soldati al fronte.

Fabio Foglianesi, dopo aver presentato l’attività del Museo di Temù, ai piedi dell’Adamello, una di quelle montagne che fu luogo della “Guerra Bianca”, si è soffermato sulla dura vita di quegli uomini inviati a combattere in alta montagna, oltre i 2500 metri, che dovettero sfidare la morte che arrivava non tanto e non solo dagli austriaci, ma anche dalle condizioni climatiche proibitive, affrontate con vestiario e calzature inadeguati. Allora la morte poteva giungere anche dalle valanghe e dall’assideramento, in inverni che, in quegli anni, duravano lunghi mesi con nevicate straordinarie e temperature sino a meno 40 gradi.

Maria Saccarello, raccontando il ritrovamento della fitta corrispondenza tra il nonno, al fronte sull’Altipiano di Asiago e sul Carso, con la fidanzata, ha sottolineato i duri momenti di chi era costretto a combattere e di chi, a casa, rimaneva non solo in ansia ma anche in pericolo, pur tuttavia mostrando coraggio e speranza per un futuro migliore.

Il suo intervento è stato poi puntualizzato dalla proiezione di fotografie inedite, scattate, a volte, in contrasto con le disposizioni degli alti comandi, col rischio di arresto per tradimento.

Il Gruppo Alpini di Rho, invitato all’incontro, ha raccontato, con la voce di Claudio Colombo e Mario Sada, alcuni modi di dire che, nati nel gergale delle trincee, continuano ad essere comunemente usati, oltre a ricordare i Caduti Rhodensi, fissati a memoria futura nel libro “Il Ricordo” edito dal Gruppo in occasione del 4 Novembre scorso.

L’apprezzamento dei ragazzi si è manifestato quando, alla fine dell’incontro, si sono alzati in piedi e, con la mano sul cuore, hanno cantato a gran voce l’Inno di Mameli.

Ma, se possibile, la sfida lanciata da Oblò si è concretizzata alla sera, nell’incontro dedicato alla cittadinanza presso il CentRho di Piazza San Vittore, realizzando il ‘tutto esaurito’ della sala, nonostante fossero proposti in città appuntamenti alternativi.

La soddisfazione per l’ottima riuscita della conferenza sarà da stimolo per Oblò, al fine di proseguire su questa strada con nuove proposte e occasioni di incontri ed approfondimenti.

Alpini di Rho

Redazione
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Pubblicato il 20 Marzo 2017
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