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Legnano sempre più cardioprotetta, in arrivo 11 Dae

Raggiungeranno quindi quota 58 i defibrillatori presenti in città, uno ogni mille abitanti...

Dieci nuovi defribrillatori in arrivo a Legnano, grazie al progetto "Dae per Legnano, per una Legnano che stà a cuore", votata da 340 cittadini nell'edizione 2015 del bilancio partecipativo. A questi si deve aggiungere anche lo strumento salvavita donato dagli Alpini tramite una raccolta fondi. Raggiungeranno quindi quota 58 i Dae presenti in città.

«Legnano di passi ne ha fatti in questo campo – ha commentato il sindaco Alberto Centinaio -. Questo vuole essere anche uno stimolo per rendere le persone responsabili della salute altrui». A presentare il progetto gli assessori Gian Piero Colombo (Politiche Sociali) e Umberto Silvestri (Sviluppo dei processi partecipativi): «Obiettivo è quello di diffondere la cultura del soccorso salvavita e rientra nella strategia dell'amministrazione per la salvaguardia della salute. Al momento sono 47 i Dae presenti a Legnano, con l'aggiunta di questi 11 arriveremo ad avere un defibrillatore ogni 1000 abitanti. Siamo contenti della realizzazione di questo progetto, tra i motivi che ci hanno spinto a promuovere una seconda edizione del bilancio partecipativo».

Gli strumenti saranno dati in gestione dal Comune all'associazione "Sessantamilavitedasalvare Onlus" presieduta da Mirco Jurinovich, come sottoscritto nella convenzione firmata mercoledì 10 febbraio e con termine, per ulteriore rinnovo, il 31 dicembre 2016. Una coprogettazione che prevede anche eventi di formazione verso quanti vorranno mettersi in prima linea per conoscere le pratiche di intervento in caso di arresto cardiaco. A portare la propria testimonianza sull'importanza di informazione e formazione sull'uso del Dae, Luca, barista del bocciodromo di via D'Azeglio che la sera dell'Epifania ha salvato la vita di un 25enne accasciatosi improvvisamente a terra in seguito ad un arresto cardiaco (qui la notizia).

22mila e 900 euro il costo complessivo del progetto, di cui 14.400 per l'acquisto dei 10 defibrillatori, 5.500 per le teche di contenimento e 3mila euro come rimborso spese all'Associazione. Sette i punti già individuati per l'installazione: all'esterno al Parco Castello, in piazza Ferrè, in piazza Monte Grappa (Frati) e in Largo Medaglie D'Oro (Bennet), mentre all'interno ad essere dotati saranno al momento la stazione, il Centro Sociale Mazzafame e la Biblioteca. 

Soddisfatto anche il promotore del progetto, Rosario Miccichè: «Ringrazio la città che ha creduto nell'importanza di questo apparecchio, ma anche della formazione necessaria per usarlo». «Questo è un progetto che non poteva che essere affrontato su un piano più ampio di una semplice installazione. – ha spiegato Marino Rabolini, referente de bilancio partecipativo – Tre le direttrici che si sono volute seguire: l'installazione con controllo e monitoraggio degli apparecchi, l'informazione alla cittadinanza per una conoscenza diffusa dell'utilizzo del Dae e la formazione pratica».

Durante la sottoscrizione dell'accordo, Jurinovich ha inoltre presentato l'applicazione per smartphone (Progetto Vita) grazie alla quale è possibile inviare segnali d'allarme sia al 112 sia a chi si trova nelle vicinanze, oltre ad avere una mappa immediata dei defibrillatori più vicini alla situazione d'emergenza. Una ulteriore opportunità per sfruttare al meglio la presenza dei Dae sul territorio. Grazie all'utilizzo di questa APP, nel Canton Ticino la percentuale di sopravvivenza è stata portata al 55%. 

Manuela Zoni

 

 

Redazione
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Pubblicato il 11 Febbraio 2016
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