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“Vincolo culturale” per l’ex Manifattura di Legnano

La richiesta del Comune di Legnano presentata al Ministero per preservare l'archeologia industriale da speculazioni edilizie...

«L’obiettivo che si vuole raggiungere è duplice: salvaguardare un complesso architettonico di grande interesse culturale situato nel cuore di Legnano mettendolo così al riparo dal rischio di interventi speculativi». Così il sindaco Alberto Centinaio commenta la richiesta inviata all’inizio di agosto  al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali affinché sia emesso un decreto di vincolo della ex Manifattura di Legnano di via Lega, tutta, o di singoli fabbricati.  Tale decreto non precluderebbe eventuali interventi di recupero in grado di far rivivere la storica fabbrica, ma questi dovranno avere uno status di “interesse culturale”. 

Una prima risposta è arrivata alla vigilia di Ferragosto dal Segretariato Regionale per la Lombardia dello stesso Ministero, nella quale si dichiara che, «esaminata la documentazione trasmessa, l’istanza proposta si ritiene in linea di massima condivisibile» e si invita l’amministrazione comunale a «fornire ulteriore documentazione per potere arrivare, entro 120 giorni, ad una decisione definitiva».

Il complesso della ex Manifattura di Legnano (Ambito 4 dell’attuale PGT comunale) si trova in centro città, a circa 300 metri da piazza San Magno, in un lotto compreso tra le vie Lega, Palestro, Alberto da Giussano e Saule Banfi. (Nell'immagine a destra una fotografia della fabbrica scattata nel 1910). Si presenta compatto e ancora intatto ed è caratterizzato da un discreto stato di conservazione. Possiede inoltre numerose caratteristiche di pregio, sia dal punto di vista storico che architettonico, in quanto comprende una serie di edifici quasi del tutto omogenei, tra cui l’ultima ciminiera rimasta in città, tutta in mattoni e alta circa 70 metri. 

«L’insediamento – spiega il sindaco – rappresenta attualmente un vuoto in pieno centro cittadino che potrebbe in futuro rischiare di cedere alle pressioni speculative che caratterizzano in genere le aree centrali. E’ un rischio attuale in quanto la proprietà soggiace ad un regime di concordato preventivo la cui procedura prevede la messa all’asta dell’intero complesso immobiliare. Si ritiene pertanto che possa essere compromessa l’unitarietà del complesso».

La ex Manifattura di Legnano è una delle ultime grandi aree industriali dismesse presenti in città, caratterizzata in passato da numerosissime aziende di grandi dimensioni poste nel centro storico e nel corso del tempo demolite per fare spazio a nuovi complessi architettonici destinati a residenza, terziarioo verde pubblico. 

«La fabbrica – aggiunge Centinaio – essendo rimasta in funzione fino a pochi anni fa, mantiene un forte legame con i legnanesi, che ne custodiscono in vari modi la memoria storica, e riveste inoltre un grande interesse per la cittadinanza, come si è potuto rilevare durante le occasioni di apertura, organizzate dal FAI nel 2013 e successivamente dall’Amministrazione comunale, con visite guidate, mostre ed eventi finalizzati a ridare vita ad un luogo così simbolico. Iniziative realizzate in stretta collaborazione con la proprietà e con il liquidatore».

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Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Agosto 2015
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