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Bravin e Lurago: «Fedeli e il Pd tagliati fuori da alleanze credibili»

Pino Bravin (Vivi SanVittore) e di Vittorio Lurago (Progetto Comune) replicano ad alcune considerazioni di Alberto Fedeli (Patto civico)...

Si accende ancor più il dibattito elettorale a San Vittore. L'attualità odierna, tra i diversi comuncati che arrivano in redazione, è costituita soprattutto dalle risposte di Pino Bravin (Vivi SanVittore) e di Vittorio Lurago (Progetto Comune) ad alcune considerazioni dei giorni scorsi firmate da Alberto Fedeli (Patto civico).

Quest'ultimo (qui la sua lettera) aveva criticato proprio i gruppi politici "Vivi S. Vittore" e  "Progetto Comune" soprattutto per «non aver accolto il nostro appello a dar vita, con questa modalità aperta e civica, a un nuovo soggetto capace di riunire più esperienze diverse, riducendo la frammentazione».

Oggi la prima replica è di Pino Bravin (in questa pagina l'intervento completo): "Ci sembra fuori luogo  – leggiamo tra l'altro nel testo – che Fedeli e il PD pensino di poter far credere che solo loro siano in grado di far crescere idee e programmi dai contatti con la gente attraverso l’operato di fantomatici comitati civici dietro i quali ci sono sempre e solo le loro facce. Fino a prova contraria ci devono dare atto che siamo stati noi ad essere presenti in paese con i nostri gruppi durante questi cinque anni di opposizione e a mantenere vivi informazione e rapporti con i cittadini».

«E’ meglio che Fedeli e il PD lascino perdere i discorsi triti e ritriti su personalismi e alleanze precostituite fatti solo per nascondere la realtà ossia che si sentono tagliati fuori da alleanze credibili. Come vedete non intendiamo sollevare polemiche nei confronti di nessuno, ci interessa l’impegno con i sanvittoresi e per i sanvittoresi», la conclusione di Bravin, che dimostra di possedere sempre motivazioni "robuste" in vista della nuova consultazione elettorale.

Subito dopo, ecco la replica di Vittorio Lurago (qui il testo integrale): «Quando Fedeli – scrive il capogruppo di Progetto Comune – si riferisce a squallide situazioni come quelle dei professionisti della politica locale, delle segreterie autoreferenziali, delle coalizioni a difesa di interessi di parte, se pensa a Vittorio Lurago, agli amici di Progetto Comune, pensa male, è in malafede e, a dispetto della conclamata amicizia, risulta essere, in ultima analisi, soltanto un soggetto politico sconcertante».

E spiega ancora Lurago: «Il gruppo di riferimento di Progetto Comune è composto alternativamente da una trentina di persone che provengono dalla società civile ed operano in settori importanti come la cultura, il volontariato, lo sport, il commercio, le professioni, il mondo del lavoro, la Parrocchia. Un gruppo che non può essere ridotto a “Segreteria” elitaria e rappresentativa di un fantomatico potere locale».

Redazione
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Pubblicato il 27 Marzo 2014
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