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Il PGT di Legnano ancora sulla graticola: è scontro sul futuro dell’area della ex Manifattura

Al centro dello scontro ancora una volta i due edifici una volta destinati a convitto, chiesa, asilo e teatro nell'area della ex Manifattura

Dentro la ex Manifattura di Legnano

In via Lega, tra i mattoni che – si tramanda – sono arrivati direttamente dall’Inghilterra, nei giorni di gloria si è arrivati a fornire anche 10mila chili al mese di cotone “44 Olona” alla Lacoste. Oggi, però, alla ex Manifattura, dopo più di 15 anni di chiusura, il passato non basta più. E Legnano aspetta di conoscere il futuro dei 41mila metri quadri di una delle aree ancora oggi più emblematiche del passato industriale della città.

Lo fa con il nuovo PGT fresco di adozione, e soprattutto tra le polemiche, che martedì 30 gennaio si sono riaccese ancora una volta tra i banchi del consiglio comunale – in una seduta già calda per gli strascichi dell’affaire “Piazza Pulita” – durante la discussione di un’interrogazione presentata dal Movimento dei Cittadini. Al centro dello scontro ancora una volta i due edifici una volta destinati a convitto, chiesa, asilo e teatro in difesa dei quali il consigliere Franco Brumana negli ultimi mesi ha lanciato una vera e propria crociata, mettendo da ultimo in discussione la compatibilità di un loro eventuale abbattimento con un decreto della Commissione regionale per il Patrimonio culturale che ha imposto «il mantenimento dei prospetti esterni» oppure «eventuale demolizione con obbligo di contestuale ricomposizione».

L’assessore Fedeli: “La scheda di piano non è un progetto”

«La scheda di piano dà una descrizione dell’ambito di trasformazione nella quale è precisato che alcuni edifici sono vincolati e pertanto dovranno essere mantenuti, preservati e valorizzati – ha spiegato in aula l’assessore alla partita Lorena Fedeli -. La scheda inoltre fornisce gli indici, i parametri di riferimento, gli obiettivi e gli indirizzi progettuali, non dando prescrizioni ma elencando i vincoli e le tutele dell’area», tra i quali appunto quelli dettati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. «Nella pagina introduttiva del documento di piano – ha sottolineato Fedeli – viene precisato che le schede non hanno carattere conformativo ma di orientamento della progettazione e degli interventi che verranno realizzati attraverso gli strumenti attuativi previsti dall’ordinamento nazionale e regionale».

«Del vincolo della Soprintendenza si parla da prima del mese di ottobre e rispetto a quel vincolo abbiamo sempre detto che va rispettato e che ci sono vincoli diretti e indiretti e abbiamo sempre sottolineato che l’operato della Soprintendenza è importante e che dovrà essere messo a base di ogni progettazione – ha aggiunto l’assessore -. È significativo apprendere che il consigliere abbia letto solo adesso il decreto di vincolo, che come tutti i vincoli della Soprintendenza è alla base di ogni progettazione: la scheda non è una progettazione e qualsiasi progetto verrà rimandato alla Soprintendenza per la sua approvazione».

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La scheda dell’ambito di trasformazione relativo alla ex Manifattura

Brumana: “La vostra intenzione è di abbattere gli edifici”

Risposte che non sono bastate al capogruppo del Movimento dei Cittadini. «Per l’ennesima volta non si affronta l’argomento e si gira intorno alle questioni – è stata la replica di Brumana -. Una cosa è certa: quei due edifici devono essere abbattuti, e questa è una prescrizione perché la scheda prevede che al loro posto vi siano una piazza e un’area verde. Se non è una prescrizione, modifichiamo la scheda e diciamo che quegli edifici vanno mantenuti. Non si può esprimere dei bei pensieri e poi operare esattamente al contrario. In questo momento la scheda è vincolante, ma se anche non lo fosse la vostra intenzione è quella di abbattere gli edifici: basta vedere il disegno. Questa intenzione è contraria al decreto della Commissione regionale per il patrimonio culturale e se venisse attuata comporterebbe il reato di cui all’art. 172 del Codice dei beni culturali (relativo all’inosservanza delle prescrizioni di tutela indiretta, ndr). Speravo in un ravvedimento, non è così importante fare quel pezzettino di piazza e quel pezzettino di verde. Vedo però che c’è ancora una posizione di forte chiusura».

Cosa prevede il PGT per l’area della ex Manifattura

Il PGT adottato a dicembre inserisce l’area della ex Manifattura in un ambito con vocazione di «carattere funzionale misto», dove potranno coesistere «destinazioni d’uso con l’obiettivo di rigenerare attraverso la sua trasformazione un ambito produttivo storico e dal forte carattere identitario per la città».

Il futuro progetto dovrà prevedere il mantenimento dell’edificio principale dell’Ex Manifattura attraverso «il recupero e la valorizzazione percettiva dall’esterno dell’opificio tradizionale» e il «recupero architettonico e funzionale degli edifici, alcuni dei quali insieme all’edificio principale vincolati dalla Soprintendenza, su Via Lega». Di pari passo, dovrà essere garantita «l’apertura al pubblico della porzione superiore dell’ambito con l’obiettivo di garantire la creazione di una nuova piazza per la città fortemente connessa con il centro e le superfici pavimentate che lo caratterizzano, oltre alla valorizzazione delle essenze arboree presenti e alla piantumazione di nuovi alberi con l’obiettivo di contenere l’isola di calore urbano».

Il PGT prevede anche la cessione di un’area verde di almeno 5mila metri quadri e la realizzazione di percorsi ciclopedonali che collegheranno via Palestro e via Banfi. Per la componente residenziale del progetto per la rigenerazione dell’area della ex Manifattura viene ipotizzata come collocazione la porzione inferiore dell’ambito, ovvero quella verso via Saulle Banfi. L’operatore, infine, dovrà farsi carico di una serie di interventi esterni al perimetro dell’ambito di trasformazione: le alberature e il percorso ciclopedonale lungo via Alberto da Giussano e la riqualificazione dello spazio verde in Piazza Raul Achilli.

QUI LE DICHIARAZIONI SUCCESSIVE AL CONSIGLIO COMUNALE DELL’ASSESSORE FEDELI 

QUI LE DICHIARAZIONI SUCCESSIVE AL CONSIGLIO COMUNALE DEL CONSIGLIERE BRUMANA

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Gennaio 2024
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