Quantcast

“La scuola è mobile”

Tempo di mobilità tempo di trasferimenti nella scuola. Un contributo di Pippo Frisone (Cgil Scuola) su un fenomeno che investe annualmente anche la zona del legnanese con numeri significativi

bambini scuola elementare generica

Mercoledi 1 marzo, il ministro dell’Istruzione e del merito, ha firmato l’OM che fissa alcuni adempimenti relativi alla mobilità territoriale e professionale del personale docente e ATA. Questi i nuovi termini di presentazione delle domande di trasferimenti e passaggi:

Personale docente : dal 6 marzo al 21 marzo
Personale Ata : dal 17 marzo al 3 aprile
Personale educativo: dal 9 marzo al 20 marzo

La pubblicazione dell’OM si è resa necessaria per il mancato accordo tra Ministero e Sindacati sul nuovo testo del contratto integrativo sulla mobilità 23/25, pertanto rimane attualmente in vigore quello firmato dalla sola CISL lo scorso anno per il triennio 22/25.

Il mancato accordo è dovuto soprattutto alla vicenda del mantenimento dei blocchi triennali e dall’esclusione dei neoassunti dall’as. 22/23, fortemente voluta dal Ministero, in virtù di alcuni vicoli europei sulla continuità, didattica collegati al finanziamento del PNRR. Le domande sono previste solo on line, attraverso il sito del Ministero. Si possonoesprimere fino a 15 preferenze di sedi che possono essere analitiche di singole  scuole o sintetiche di Comuni e Distretti. Previste precedenze per i beneficiari della L.104 ai quali non si applicano i vincoli di legge. Nella nostra Provincia le domande superano annualmente le tremila domande complessive.

La destinazione prevalente dei trasferimenti in uscita sono le regioni del centro-sud, che sono quelle di provenienza della maggior parte dei docenti. Il fenomeno investe anche il territorio del legnanese che tra mobilità e pensionamenti, alimentano annualmente uno zoccolo duro di precariato che le procedure concorsuali in atto non riescono a superare. La risposta non è e non può essere quella che sta cercando di dare il nuovo Governo, vale a dire l’autonomia differenziata: la gestione del personale, dal reclutamento alla mobilità, dai contratti al dimensionamento delle rete scolastica, verrebbero circoscritte all’ambito territoriale lombardo. I sindacati della scuola han già detto di no a questo ulteriore divisione del Paese e stanno raccogliendo le firme per una legge di riforma costituzionale che lasci il sistema dell’istruzione nella sua forma attuale, pubblico, unitario e nazionale. Quanto alla mobilità interprovinciale e interregionale , già fortemente limitata da vincoli e blocchi e da quote sempre più restrittive, per favorire ulteriormente la continuità e stabilità del personale di ruolo all’interno delle singole scuole, bisognerebbe superare la logica
attuale dei divieti e cominciare a mettere in atto azioni incentivanti di natura giuridica,contrattuale ed anche economica.
Pippo Frisone
Flc-Cgil Legnano

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 11 Marzo 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore