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Cgil Legnano: un commento alla legge di bilancio vista dalla Scuola

Il commento di Pippo Frisone della Flcgil Legnano

scuola generica

In data 21 novembre il Consiglio dei Ministri ha licenziato il ddl stabilità del 2023. Una manovra “prudente e realistica” da 35 milioni, di cui 21 miliardi destinati al caro energia a sostegno di famiglie e imprese. Tutto racchiuso in XV Titoli e 136 articoli comprendenti misure in materia di energia, fiscali, in materia di entrate, fisco, sostegno ai contribuenti, salute, scuola-università-ricerca, pensioni, giustizia. Confermata ancora una volta opzione donna, fase transitoria sulle pensioni con quota 103 (62 anni+41 contributi).In via di
smantellamento il reddito di cittadinanza. Gli articoli che riguardano scuola, università e ricerca sono gli art.88-89-90-91. Nell’art.88 si parla di STEM dall’Infanzia al 2° ciclo, dello sviluppo delle competenze matematiche-scientifiche-tecnologiche. E ancora, di sensibilizzazione delle famiglie, di celebrazione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze sulla Scienza, di formare Reti di Scuola per la promozione delle discipline STEM, tutto nell’ambito della missione investimenti del PNRR. Un articolo questo con l’ossessione della promozione delle discipline STEM da inserire nei PTOF di ogni scuola dall’Infanzia alle Superiori. In calce l’avvertenza che dall’attuazione del presente articolo non nuovi oneri a carico della
finanza pubblica. Nell’art.89, in attuazione del PNRR si affronta la questione a partire dal as.24/25 della
riorganizzazione delle rete scolastica con nuovi parametri che vanno da un minimo di 900 alunni a un massimo di 1000. Si prevede un taglio di circa 700 autonomie, con un risparmio di altrettanti posti di dirigenti scolastici (Ds) e direttori dei servizi amministrativi (Dsga) di oltre 100 Mln di euro che andranno in un apposito fondo e per compensare i costi degli eventuali esuberi. Nell’art.90, troviamo alcune misure in materia di istruzione e merito. Per il triennio 19-21 gli oneri a carico del bilancio per il Contratto Nazionale del personale scolastico sono aumentati di 150 Mln. a partire dal 2023. Altri aumenti riguardano i compensi dei revisori dei conti +4,2 Ml, per la riorganizzazione dei concorsi docenti +13 Mln sul 2024 e +13 Mln sul 2025., compresi i compensi a presidenti, commissari e segretari. Nell’art.91, il fondo borse di studio per studenti universitari è incrementato di 150 Mln. Una manovra questa del Bilancio 2023 che sulla Scuola si caratterizza ancora una volta più per tagli e risparmi che per investimenti, fatta eccezione per quelli provenienti dal PNRR. Anche le risorse con le quali è stata chiusa la parte economica del CCNL 19-21 sono quelle stanziate dai tre precedenti governi. Di risorse fresche sul 2023 il governo. Meloni ne mette soltanto 150Mln. Anche i 350 Mln spostati dal salario accessorio al tabellare risalgono all’ultimo governo Draghi. Una manovra prudente e realista che non ha
ridotto le diseguaglianze e il malessere sociale nel Paese, Il rischio di una manovra alla Robin Hood alla rovescia c’è tutto. Sta al Parlamento adesso procedere agli aggiustamenti necessari nel rispetto dei vincoli europei. La coperta è corta e non bisogna farsi troppe illusioni.
Pippo Frisone
Flcgil Legnano

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Dicembre 2022
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