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Dalla Fondazione Bianca Ballabio un simulatore per la formazione laparoscopica all’Università dell’Insubria

"La mani di Bianca" è la nuova iniziativa della Fondazione Bianca Ballabio in memoria della giovane scomparsa a soli 20 anni in un incidente

fondazione bianca ballabio

Dalla Fondazione Bianca Ballabio, realtà nata lo scorso anno per ricordare la giovane scomparsa ad agosto 2020 in un tragico incidente sulla statale del Sempione a Parabiago, un simulatore per la formazione laparoscopica alla Scuola di specializzazione in Chirurgia dell’Università dell’Insubria. La nuova strumentazione, che verrà consegnata la prossima settimana, darà corpo al progetto “Le mani di Bianca” lanciato nel 2022 dalla fondazione promossa da Massimo Ballabio e Michela Bonzi, i genitori della giovane prematuramente scomparsa, che in meno di 24 mesi ha già realizzato iniziative che hanno coinvolto, oltre all’Università dell’Insubria, anche l’Università di Sassari e l’Ospedale di Legnano.

«La fondazione nasce con il fine di perpetuare la memoria di nostra figlia Bianca, brillante studentessa di medicina e ragazza solare e sorridente con una gran voglia di vivere e di scoprire il mondo purtroppo mancata in un incidente – ha sottolineato Michela Bonzi durante la serata annuale dedicata alla presentazione dei progetti, durante la quale la ragazza è stata ricordata anche da un video degli amici sulle note dei Muse, la rock band britannica che lei tanto amava -. Quando siamo partiti con questa missione ci siamo proposti di dare un seguito ai sogni di Bianca, per questo abbiamo deciso di rimanere nel campo medico attuando dei progetti che contemplassero scambi formativi ed interculturali nel contesto delle scienze mediche e iniziative volte ad implementare strutture ospedaliere e universitarie. Dedicarsi alla filantropia in memoria di Bianca nasce dal nostro cuore come un atto d’amore di due genitori che, distrutti da questa tragedia, hanno sentito il bisogno di fare qualcosa di socialmente utile ed umanitario affinché Bianca rivivesse nei sogni di altri studenti e venisse ricordata con continuità. Siamo molto soddisfatti di quello che abbiamo realizzato lo scorso anno e del nuovo progetto che stiamo realizzando quest’anno: donare avvicina ad una dimensione spesso dimenticata nella nostra frenetica quotidianità, ci porta a comprendere importanti valori della vita ed ideali e scelte diverse, che si allontanano dalla superficialità con la quale spesso ignari percorriamo il nostro quotidiano».

fondazione bianca ballabio

«La fondazione ha messo in risalto due concetti, uno legato ai giovani e uno alla condivisione e collaborazione – ha aggiunto Massimo Ballabio -. Le attività che noi pensiamo e svolgiamo sono prevalentemente indirizzate ai giovani che devono crescere e magari non hanno la possibilità di farlo, ai quali mettiamo a disposizione tutte le risorse che possiamo permetterci per creare delle opportunità di sviluppo per il loro percorso personale e professionale. Noi ci rivolgiamo a livello individuale quando organizziamo borse premio, ma anche a livello collettivo perché anche la parte finanziaria ed economica ha il suo peso per i nostri progetti e sono i rapporti creati con enti, associazioni e imprese sul territorio e non che creano le condizioni per arrivare ai nostri obiettivi».

Di obiettivi, peraltro, come dicevamo, in poco più di un anno e mezzo la fondazione ne ha già messi a segno diversi. Come “Il Germoglio di Bianca”, sostenuto dalla Fondazione degli ospedali di Abbiategrasso, Cuggiono, Legnano, Magenta e dai Lions Club Legnano Carroccio e Legnano Host, che ha portato all’Ospedale di Legnano quattro nuove docce che offrono alle future mamme un travaglio in analgesia naturale con musicoterapia e cromoterapia. O la borsa di studio per attività di ricerca al “Karolinska Institutet” di Solma in Svezia donata all’Università dell’Insubria di Varese e la borsa premio annuale assegnata al miglior studente dell’anno accademico che frequentava Bianca all’Università di Sassari.

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E ora, grazie al sostegno di Crédit Agricole Italia e dell’Università dell’Insubria, sta per concretizzarsi un nuovo progetto con la consegna del simulatore per la formazione laparoscopica che la Scuola di specializzazione in Chirurgia toracica dell’ateneo ha già potuto “testare” grazie ad un training di quattro mesi. «È un sogno che si sta realizzando – ha spiegato Andrea Imperatori,  professore associato di Chirurgia Toracica e direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia toracica dell’Università dell’Insubria e membro del comitato scientifico della Fondazione Bianca Ballabio insieme a Fabio Ceriani ed Ernesto Morlacchi -. Il simulatore è già entrato nel curriculum di Paesi del Nord come Svezia e Danimarca ed averlo a disposizione per la Scuola di specializzazione chirurgica è un plus notevole: in Italia è presente solo in altre tre università, noi saremo i secondi a disporre di questo macchinario in Lombardia e questo darà agli specializzandi un vantaggio diretto con un surplus evidente anche per i pazienti. Realizzare questo progetto è stato uno sforzo titanico, anche in termini di ore dedicate, ma il ritorno è assolutamente significativo e coerente con la missione della fondazione».

Un nuovo passo per far rivivere «lo slancio che Bianca aveva – come ha sottolineato l’assessore Monica Berna Nasca – perché vogliamo dare ai giovani un esempio importante: donare borse di studio dà l’opportunità di capire la necessità di accompagnare i giovani nelle scelte di vita, nelle scelte di studio e nelle scelte di professioni che diano un contributo alla comunità».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Ottobre 2022
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