Quantcast

Brumana e Bello Figo a Legnano: “Giusto non fare censura, meglio avere una vera politica giovanile”

Il consigliere di opposizione condanna la Lega, esagerata nella sua campagna contro il concerto, approva la decisione del sindaco di non censurarlo, ma critica l'amministrazione comunale per non avere una corretta attenzione verso il mono giovanile

Bello Figo al centro Salici di Legnano

Mai banale, forse sempre un po’ lunghetto, Franco Brumana (Movimento dei cittadini) prende posizione sulla vicenda “Bello Figo” e, per farla breve, dalla sua “arringa” si salva, forse, soltanto lui, il rapper, come lo stesso avvocato sintetizza nel titolo che dà alla sua sua considerazione mediatica: “Ha vinto Bello Figo? Hanno perso in tanti”.

Brumana condanna soprattutto la Lega (” in vista delle prossime elezioni ha avviato una campagna spropositata contro la Giunta per questo concerto… una campagna condotta con toni esasperati al punto di accusare Bello Figo di incitare allo stupro delle donne. La realtà è ben diversa”), salva il sindaco Radice (“bene ha fatto a non accogliere le richieste di proibire il concerto”), ma lo critica perchè “è stato sbagliato organizzare questo evento, qualificandolo nella delibera di Giunta addirittura come “un significativo apporto alla valorizzazione delle attività culturali-ricreative del Comune” e sprecando soldi pubblici, che potevano essere meglio investiti in altre pregevoli iniziative”.

“Il concerto di Bello Figo è stata una manifestazione artistica, sia pure, a mio giudizio di pessima qualità , e l’arte non dovrebbe essere giudicata per il tasso di oscenità”, racconta ancora l’avvocato che, nel finale, esprime un severo giudizio politico sull’attenzione della amministrazione comunale verso i giovani: ” Purtroppo le attività della Giunta rivolte ai giovani non sono nemmeno quelle del “Panem et Circenses” perché manca il “Panem” cioè mancano le misure per contrastare il disagio economico giovanile”.

La vicenda di Bello Figo ha una rilevanza minima, ma sta tenendo banco in città e i giornali locali continuano a porla in primo piano.
Purtroppo, non sono ritenuti così importanti il Piano di Governo del Territorio, per il quale la Giunta ha approvato le linee generali senza neanche interessare il Consiglio, o altre simili bazzecole.
La Lega cittadina in vista delle prossime elezioni ha avviato una campagna spropositata contro la Giunta per questo concerto.
Ha effettuato ripetuti interventi, che sono stati subito pubblicizzati ampiamente dai giornali, ed ha presentato ben 14 interrogazioni, più o meno fotocopiate tra loro, e una mozione, intasando l’ordine del giorno del Consiglio Comunale.
Si è poi lamentata perché ha ritenuto l’applicazione, in realtà fin troppo bonaria, del regolamento da parte del Presidente del Consiglio, che, trascorso il termine delle interrogazioni, le ha rinviate ad una nuova seduta convocato in fretta, costituirebbe nientemeno che una una “censura” che avrebbe colpito in questo caso i censori.
La campagna della Lega legnanese è stata condotta con toni esasperati al punto di accusare Bello Figo di incitare allo stupro delle donne.
La realtà è ben diversa.
Questo Bello Figo propone una versione caricaturale esagerata e molto greve dello stereotipo del “negro”, come egli stesso si autodefinisce.
Ha “vinto” perché è riuscito, nonostante le critiche e purtroppo le ingiurie e le minacce, a tenere il concerto, ad incassare il compenso e ad acquisire ulteriore notorietà, che ha fatto confluire un numero maggiore di spettatori.
I suoi testi sono zeppi di “parolacce” e di riferimenti sessuali espliciti ripetuti ossessivamente per scandalizzare, per stupire e per accentuare sino all’inverosimile e rendere incredibile la maschera di “negro” che propone, ma non contengono alcuna istigazione allo stupro.
Hanno divertito (e non sconvolto) molti ragazzi, che peraltro sono abituati alle parolacce e ai riferimenti sessuali.
Una volta erano tipici della fase adolescenziale, che però in questi tempi si è dilatata fino a comprendere anche età nelle quali allora si veniva già considerati adulti e non giovani o ragazzi.
Questi ragazzi, che è auspicabile non rappresentino il livello culturale e di maturazione dell’universo giovanile legnanese, sicuramente sono stati deliziati anche dalla musica, che e’ di pessima qualità, ma con ritmi e sonorità di moda.
Nessuno è stato obbligato ad assistere al concerto e chi non lo sopportava sicuramente non vi ha partecipato.
Bene ha fatto il Sindaco a non accogliere le richieste di proibire il concerto( già pubblicizzato e per metà già pagato) e a respingere la censura dei leghisti, che ha qualificato “becera” e che è finalizzata chiaramente alle prossime elezioni.
Ha dimostrato anche un certo coraggio esponendosi in prima persona su un tema così scomodo e questa sua reazione è stata l’unico fatto positivo di questa vicenda.
La censura in sé fa piacere a molte persone perché fa credere a chi la esercita di essere migliore di chi la subisce . Viene spesso esercitata anche da chi si dichiara di “sinistra” e che sull’onda di una moda americana è abituato a censurare nel nome del “politically correct”.
Il concerto di Bello Figo è stata una manifestazione artistica, sia pure, a mio giudizio di pessima qualità , e l’arte non dovrebbe essere giudicata per il tasso di oscenità.
Il rapporto tra oscenità e arte è stato sempre visto dai benpensanti con uno spirito censorio, prescindendo dalla valutazione della qualità.
Vengono in mente in un passato, vicino o lontano, molteplici esempi di asserita riprovevole oscenità nell’arte: la Cacciata dall’Eden di Masaccio, in cui si fece uso, così come in molteplici altre opere, delle foglie di fico, il Giudizio Universale ed il David di Michelangelo, La colazione sull’erba di Manet, il Nu Couchè di Modigliani, la Maja desnuda di Goya, la Venere di Velasuez e l’Origine del Mondo di Courbet, commissionata da un collezionista di dipinti erotici e ora esposta al Museo d’Orsay a Parigi.
Nella musica si può ricordare la meravigliosa canzone “L’avvelenata” di Guccini, che in un testo molto pregevole contiene anche espressioni sessuali esplicite e parole “volgari”.
Non è accettabile censurare l’arte con il pretesto dell’oscenità, ma la questione di Bello Figo andrebbe affrontata su un altro piano e cioè su quello della qualità del concerto e della correttezza della sua organizzazione da parte del Comune.
Mentre è stato giusto rifiutare di annullarlo, era stato sbagliato organizzare questo evento, qualificandolo nella delibera di Giunta addirittura come “un significativo apporto alla valorizzazione delle attività culturali-ricreative del Comune” e sprecando soldi pubblici, che potevano essere meglio investiti in altre pregevoli iniziative.
Si è trattato di un’ulteriore manifestazione del basso livello della politica culturale di questa Giunta e della sua ossessiva ricerca di facili consensi, che, come nel Rugby Sound, era rivolta ai giovani.
E’ significativo anche della la grave carenza di una seria politica giovanile comunale, nonostante i buoni propositi manifestati nella mozione da me predisposta e approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale.
Purtroppo le attività della Giunta rivolte ai giovani non sono nemmeno quelle del “Panem et Circenses” perché manca il “Panem” cioè mancano le misure per contrastare il disagio economico giovanile.
Franco Brumana

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 15 Settembre 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore