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Ex stalle del castello di Legnano, Brumana soddisfatto lancia un appello: “Copriamo l’edificio prima di altri crolli”

Brumana ha sempre criticato il progetto che non è stato ammesso al bando regionale. Oggi unisce alla soddisfazione la richiesta di "realizzare subito la copertura dell’edificio, impedendo così un ulteriore deterioramento di questo bene"

Stalle Castello di Legnano - i rendering

Il progetto di trasformazione delle stalle e del fienile del Castello, così come era stato presentato e discusso in consiglio comunale, proprio non gli piaceva. Così tanto da indurlo a scrivere, nel suo stile, una severa lettera alla Regione Lombardia, segnalando come “il progetto risulta in palese contrasto con la finalità del bando“. Oggi, alla notizia che Legnano non riceverà contributi per rigenerare le ex stalle, Franco Brumana (Movimento dei cittadini) non nasconde la sua soddisfazione, ma accompagna questo sentimento “alla preoccupazione per le dichiarazioni dell’assessore che ritiene il progetto una base per concorrere ad altri bandi. Confidiamo che si tratti di un tentativo di giustificare la spesa del tutto inutile per l’assurda progettazione”. Brumana lancia anche un appello alla amministrazione, perchè “ora il Comune, con la somma di euro 490mila euro che aveva tenuto a disposizione, realizzi subito la copertura dell’edificio con caratteristiche uguali a quella crollata, impedendo così un ulteriore deterioramento di questo bene culturale”.

Il progetto di trasformazione delle stalle e del fienile del Castello non è stato ammesso al bando regionale per la valorizzazione dei beni culturali.
Questo progetto era stato approvato dalla Giunta ed aveva comportato un costo di euro 101.504,00, al quale si sarebbero aggiunte ulteriori competenze dei progettisti nel caso di ottenimento del finanziamento regionale.
Le opere previste erano state stimate in euro 1.490.000,00, di cui un milione era stato considerato recuperabile con il finanziamento.
Mentre le opere al piano terreno non avrebbero alterato significativamente l’immagine esterna del bene, i lavori al piano superiore avrebbero trasformato il fienile, aperto nel lato verso il cortile, chiudendolo e realizzando la residenza per artisti.
L’edificio avrebbe perso la sua caratteristica tipica dei fienili lombardi e avrebbe cancellato la memoria storica dell’uso anche agricolo del Castello.
Per queste ragioni gli Amici del Castello avevano trasmesso un esposto alla Commissione di valutazione evidenziando il contrasto con le finalità del bando, con gli articoli 20, 29 e 30 del codice dei beni culturali e con l’art.9 della Costituzione.
Ora nell’esprimere soddisfazione per lo scampato pericolo di uno sfregio ulteriore al complesso monumentale del Castello, destano preoccupazioni le dichiarazioni dell’assessore che ritiene il progetto una base per concorrere ad
altri bandi.
Confidiamo che si tratti di un tentativo di giustificare la spesa del tutto inutile per l’assurda progettazione.
Ora il Comune, con la somma di euro 490.000,00, che aveva tenuto a disposizione, realizzi subito la copertura dell’edificio con caratteristiche uguali a quella crollata, impedendo così un ulteriore deterioramento di questo bene
culturale.

Franco Brumana

Redazione
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Pubblicato il 14 Giugno 2022
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