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Sfregiato con l’acido dalla ex e mai risarcito, una raccolta fondi per aiutare Giuseppe Morgante

Per aiutare Giuseppe Morgante a far fronte ai costi delle operazioni che ancora dovrà affrontare, è stata lanciata una raccolta fondi sulla piattaforma GoFoundMe

giuseppe morgante

È una sera di maggio del 2019 a Legnano. Giuseppe Morgante, per l’ennesima volta, viene seguito dalla ex fidanzata Sara Del Mastro che da mesi lo perseguita. Si dirige verso casa, parcheggia, scende dall’auto ed è questione di un attimo: la donna gli scaglia in faccia un bicchiere di acido e scappa, e la vita del ragazzo cambia per sempre. Per lui inizia un calvario di interventi chirurgici che ancora adesso non è concluso. Per lei, che dopo un’ora si costituirà alla caserma dei Carabinieri di Legnano, si aprono le porte del carcere.

Da quella sera sono passati più di due anni e mezzo. Per Sara Del Mastro è arrivata la condanna a 7 anni e 10 mesi di carcere più due anni di libertà condizionata e Giuseppe Morgante in più occasioni ha raccontato la sua solitudine e le difficoltà con cui ogni giorno ha dovuto fare i conti. Ad esempio nel 2020, quando ha prestato la voce alla campagna contro ogni genere di violenza realizzata dal comune di Parabiago in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. O ancora qualche mese fa, quando si è rivolto direttamente al Governo per chiedere l’istituzione di un vero e proprio fondo di garanzia per le vittime di aggressioni violente, sulla falsariga di quello che già esiste per le vittime della strada.

Ancora oggi, però, la via crucis di Morgante, che proprio nei giorno prima di Natale si è sottoposto all’ennesimo intervento, non è finita. E per aiutarlo a far fronte ai costi delle operazioni che ancora dovrà affrontare nel «percorso per cercare di tornare alla normalità», lungo il quale non ha ottenuto nessun risarcimento dalla donna che risulta nullatenente, è stata lanciata una raccolta fondi sulla piattaforma GoFoundMe. A beneficiarne, insieme al 32enne legnanese, sarà anche William Pezzullo, sfregiato a sua volta da un secchio pieno di acido lanciato dalla sua ex compagna insieme ad un complice il 19 settembre del 2012, quando l’uomo aveva 26 anni.

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Dicembre 2021
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