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Milva e “Il mare in un cassetto”, un binomio di successo nato nel mondo musicale di Legnano

La canzone venne scritta e musicata da due legnanesi Piero Rolla e Fernando Lattuada, animatori di un complesso completato da Gildo Nuzzaci, Cesare Bozzetti e Camillo Tenconi

La scomparsa di Milva avvenuta oggi, sabato 24 aprile, ha lasciato un velo di particolare tristezza in chi, a Legnano, ricorda come gli inizi della cantante, famosa anche per la voce profonda e la chioma rossa, siano stati caratterizzati da un contatto proprio con il mondo musicale legnanese.

«Eravamo alla fine degli anni Cinquanta – ricorda Camillo Tenconi, riconosciuta voce storica della città – . Insieme a Piero Rolla,  Cesare Bozzetti, e Fernando Lattuada, avevamo creato un complesso che si esibiva nelle balere, negli oratori, nelle case di riposo della zona. Eravamo pieni di vita e carichi di entusiasmo, ma Rolla e Lattuada, l’unico non legnanese perchè abitava a Busto Arsizio, erano davvero capaci di fare musica. Io non avevo ambizioni canore. Ero un po’ il presentatore – animatore».

«La crescita del gruppo fu merito soprattutto di Piero Rolla – spiega Camillo -, perchè aveva saputo inserirsi nel mondo della canzone, trovando credito nella casa discografica Carosello. Così, quando insieme a Fernando Lattuada, compose “Il mare in un cassetto”, qualcuno intuì le possibilità di diventare una canzone per il Festival di Sanremo. Questo qualcuno era Pino Mocchetti, personaggio legnanese che tutti ricordiamo come imprenditore, dirigente sportivo, uomo di Palio. Le sue conoscenze fecero sì che la casa discografica fece intervenire Eligio La Valle per arrangiare la musica. Inizialmente vennero scelti Milva e Johnny Dorelli  per presentare la canzone al Casinò di Sanremo nel 1961, ma un problema costrinse Dorelli a lasciare il posto a Gino Latilla. La canzone ottenne il terzo posto. Un successo che festeggiammo tutti insieme a Sanremo».

L’amicizia con Milva, ma anche con Latilla, proseguì a lungo: «Siamo rimasti sempre in contatto – ricorda ancora Camillo Tenconi -. Latilla veniva spesso a Legnano. Una sera finimmo al bar di via Milano a giocare a biliardo. C’era così tanta gente come non si era mai vista per una partita tra amici».


Contrariamente a quanto pubblicato nella prima versione del testo, Gildo Nuzzaci non ha mai fatto parte del complesso. Gildo è ricordato come “il sarto storico di Legnano”. Titolo che a noi qui piace ricordare con simpatia e con le scuse per averlo coinvolto erroneamente in questa vicenda.

Addio a Milva, cantante e attrice

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Aprile 2021
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