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Il giorno e la storia – Sciopero! Prima a Busto Arsizio poi anche a Legnano

Gli scioperi e gli arresti dei lavoratori nelle fabbriche di Legnano e Busto Arsizio

Il giorno e la storia, mese di dicembre

19 dicembre 1943 – Sciopero! Prima Busto poi anche Legnano
Dai Notiziari della Guardia Nazionale Repubblicana.
«Busto Arsizio. Il 19 dicembre 1943 le maestranze della Fonderia Giani, degli stabilimenti Comerio Ercole, Comerio Rodolfo, Pensotti Ezio e Castiglioni Francesco si sono messe in sciopero bianco»(Notiziario del 21-12-1943pagina 1/4).

29 dicembre. «Il 29 u.s. nel reparto acciaieria della S.A. Franco TOSI (350 operai) le maestranze dipendenti hanno ripreso lo sciopero bianco. Era stata indetta una riunione delle commissioni operaie e tale riunione non ebbe luogo perché il delegato di zona dell’Unione Lavoratori dell’industria ebbe a comunicare alle varie commissioni che, se si fossero radunate, egli avrebbe proceduto con un plotone di carabinieri al loro arresto. Tale azione ha impedito di conoscere le cause reali che hanno nuovamente indotto le maestranze alla ripresa dello sciopero» (Notiziario del 05-01-1944 pagina 1/8).

30 dicembre. «Il 30 u.s. le maestranze del cotonificio Bernocchi hanno iniziato uno sciopero bianco»(Notiziario del 05-01-1944 pagina 2/8).

5 gennaio 1944. «Il 5 corr., nello stabilimento della S.A. Franco TOSI, le maestranze hanno ripreso lo sciopero. In un primo tempo, gli operai si mantenevano calmi e fermi ai propri posti di lavoro; poi, sobillati, incominciavano a fare dimostrazioni all’interno dello stabilimento e si proponevano di uscire per continuarlo presso altri stabilimenti. Nel frattempo alcuni operai, dopo aver chiesto di conferire col condirettore della società rag. STEGAGNINI, lo agguantavano e stavano per fargli fare una mala fine tentando di buttarlo in un forno acceso. I carabinieri lo salvarono dalla furia degli operai. Intervenuto il generale Zimmermann, sono stati arrestati sei operai fra i più facinorosi, facenti parte della commissione di fabbrica e noti antifascisti. Venivano pure prelevati altri 63 individui, dopo di che la calma veniva ristabilita nello stabilimento.
Anche lo stabilimento Ettore Agosti e fratello – Reparto Tessitura – ha avuto un inizio di sciopero bianco perché alle tessitrici non era stata corrisposta la 54° settimana quale gratifica natalizia. Il generale Zimmermann, recatosi sul posto con una squadra di uomini, disponeva che le scioperanti fossero fatte uscire dallo stabilimento, dando ordine al direttore di non corrispondere loro alcun salario e di non far riprendere il lavoro che fra quattro giorni. Naturalmente, al lavoro dovranno presentarsi tutte le operaie e se vi saranno nuove interruzioni, lo stabilimento verrà chiuso»(Notiziario del 15-01-1944pagina 4/5).

12 gennaio. «Nello stabilimento del cotonificio BERNOCCHI (200 operaie) le maestranze continuano a scioperare. Anche nello stabilimento Emilio BOZZI (fabbrica di biciclette 400 operai) è stato ripreso lo sciopero» (Notiziario del 12-01-1944 pagina 3/4).

21 gennaio. A seguito degli arresti operati dalla polizia germanica il 5 corrente presso la S.A. Franco Tosi di Legnano la situazione si è ristabilita. I principali promotori dei disordini sono tutt’ora in stato d’arresto. Proseguono le indagini.
Anche presso la Ditta AGOSTI, il lavoro è stato ripreso dopo quattro giorni di sospensione decisi da Comando germanico, quando le operaie della tessitura avevano fermato il lavoro nel pomeriggio del giorno 5 corrente.
Le maestranze della tessitura PESSINA e CASTOLDI si sono poste in sciopero perché l’azienda, in seguito ad autorizzazione della Prefettura di Milano, sta procedendo ad un parziale licenziamento di mano d’opera. Gli scioperanti hanno avanzato la proposta di distribuire le ore lavorative di ciascuno per poter dar modo a tutti di poter lavorare, ivi compresi i licenziati che dovrebbero essere riassunti. Le Autorità Repubblicane locali si stanno interessando per comporre la vertenza»(Notiziario del 21-01-1944 pagina 1-2/9).

Risultato: 8 lavoratori della Franco Tosi di Legnano arrestati il 5 gennaio sono stati inviati al lager di Mauthausen; ne è tornato uno solo. 6 lavoratori della Comerio di Busto arrestati il 10 gennaio, con un’azione identica a quella avvenuta alla Tosi; solo tre erano ancora vivi alla Liberazione e uno di questi è morto poco dopo. Tutti gli anni a gennaio vengono ricordati con affetto e gratitudine per il loro coraggio.

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Pubblicato il 19 Dicembre 2020
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