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Il nuovo sindaco di Legnano dirà «sì» al protocollo sugli appalti pubblici

Nessun dubbio per i candidati sindaci di Legnano, i lavoratori vanno tutelati. La loro posizione manifestata nel nuovo incontro con il mondo sindacale

Elezioni a Legnano

«Sì» al protocollo d’intesa per la qualità e la tutela del lavoro negli appalti di lavori, servizi e forniture del Comune. Nessun dubbio per i candidati sindaco di Legnano, i lavoratori vanno tutelati. Il nuovo sindaco di Legnano, pertanto, come prima azione in ambito lavorativo, aderirà al protocollo e dimostrerà maggior apertura nei confronti dei sindacati, anche per affrontare meglio le necessità di tutti i dipendenti delle società partecipate che, come ha puntualizzato il segretario della Cgil Ticino Olona Jorge Torre, coinvolgono almeno 600 famiglie sul territorio. La galleria fotografica è di Antonio Emanuele Pasquale.

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Elezioni a Legnano, incontro con i sindacati 4 di 25

Il tema è emerso al termine del confronto tra candidati sindaco tenutosi nel pomeriggio di venerdì 11 settembre allo spazio de “Il Giardino” a Legnano. A presentare l’incontro con Torre anche Giuseppe Oliva della Cisl e Stefano Dell’Acqua della Uil. Anche oggi una assenza, quella del dottor Franco Colombo che, non potendo lasciare il suo ambulatorio medico, è stato sostituito dalla capolista Rosella Peluso. In questo caso, alla pari dell’incontro sullo sport quando non si era presentato il “verde” Alessandro Rogora, nessuna polemica come invece è accaduto alla Casa del Volontariato con protagonista Carolina Toia.

In questo contesto sono stati toccati argomenti complessi come le aree dismesse, il patto dei sindaci, il welfare, la sanità e le partecipate comunali. Punto quest’ultimo che ha trovato Rosella Peluso e il candidato Franco Brumana d’accordo sull’eliminazione di Amga Sport, realtà ritenuta difficilmente risanabile.

Il tema della sanità e dell’emergenza Covid è stato particolarmente sentito e dibattuto. Da una parte Carolina Toia, centro destra, ha espresso la necessità di rafforzare la comunicazione tra Regione e Comune. Dall’altra il candidato Lorenzo Radice, del centro sinistra, si é detto deciso a riportare il tema della salute al centro delle azioni del Comune: «Vanno ottimizzati e collegati i servizi presenti a Legnano e anche nell’Alto Milanese. La riforma che aveva intuizioni importanti è stata realizzata male, le ATS sono diventate dei giganti. Quindi è necessario lavorare sul territorio».  Lucia Bertolini della Sinistra, ha disegnato una Medicina «doverosamente vicina al cittadino», mentre l’amministrazione comunale, tra le altre cose, dovrà rilanciare il consultorio per la salute delle donne, oltre che completare la cittadella salute e supervisionare le RSA per evitare altre «tragiche situazioni che tutti noi conosciamo a causa del covid».

L’attuale problema della salute e del lavoro, per Alessandro Rogora dei Verdi, può essere risolto nel rendere più vivibili gli spazi della città. Una soluzione potrebbe essere la realizzazione  nelle aree dismesse e delle fattorie verticali: «Legnano deve diventare un punto di riferimento sui temi del cibo, dell’elettromeccanica e della mobilità». Per Simone Rigamonti del M5S, invece, è necessario decentrate i servizi del territorio e trovare investitori per riqualificare le aree abbandonate con l’obiettivo di creare posti di lavoro: «Pensare al sostegno emergenziale per le famiglie colpite da licenziamenti, permettere l’accesso al reddito e istituire la pensione di cittadinanza. Sono interventi che possono fare la differenza in situazioni di disagio».

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Pubblicato il 11 Settembre 2020
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