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Viaggio della memoria con l’ANPI per due classi quinte del Cavalleri di Parabiago

Il viaggio della memoria toccherà diverse tappe, dal Sacrario di Redipuglia fino al campo di sterminio Risiera di S. Sabba, alla Foiba di Basovizza e al Magazzino 18

Generica 2020

Viaggio della memoria per due classi quinte del Liceo Cavalleri di Parabiago, che grazie ad un progetto promosso dall’ANPI sono partiti martedì 28 marzo insieme ai docenti di storia e filosofia e ad una rappresentanza della sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia per percorrere un itinerario che mantenga viva la memoria anche nelle nuove generazioni.

La prima tappa ha toccato il Sacrario di Redipuglia e il museo della Grande guerra di Gorizia, da dove gli studenti si sono poi spostati al Palazzo Cekinov Grad di Lubiana, che ospita il Museo della Storia contemporanea della Slovenia con sezioni dedicate all’occupazione italiana e tedesca nella Seconda guerra mondiale, alle tensioni nazionali e nazionaliste in seno al conflitto, alla resistenza partigiana e alla storia della Slovenia nella Jugoslavia socialista nel secondo dopoguerra.

Il viaggio proseguirà poi alla volta di Trieste, dove i ragazzi del Cavalleri seguiranno una lezione all’Istituto di ricerca e di didattica della storia contemporanea incentrata in particolare sul confine orientale italiano e visiteranno l’Istituto Elettra di Basovizza. L’ultima tappa è prevista infine al campo di sterminio Risiera di S. Sabba, alla Foiba di Basovizza e al Magazzino 18, l’hangar simbolo dell’esodo istriano-giuliano-dalmata.

Il viaggio di questi giorni è stato preceduto da una fase di approfondimento e ricerca che ha preso le mosse dall’«analisi guidata e critica di fonti storiografiche, con lo scopo di produrre e condividere elaborati, anche multimediali» relativi all’urto tra nazionalismi nel primo conflitto mondiale, alla dissoluzione dell’Impero austro-ungarico e alla nascita della formula della cosiddetta “vittoria mutilata”, al definirsi del “fascismo di confine” e alla politica di italianizzazione delle minoranze slovena e croata.

Ancora, il progetto ha toccato l’Alto Adriatico nella Seconda guerra mondiale – tra l’espansionismo nazifascista e le occupazioni militari, la violenza di massa, la radicalizzazione del confronto, le deportazioni e lo sterminio – e il periodo tra il 1943 e il 1956, con la fine della guerra e le conseguenti trasformazioni politiche, la dura repressione contro la comunità italiana giuliana, istriana e dalmata e il dramma delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata.

A valle del viaggio della memoria il progetto prevede poi un terzo step dove gli studenti presenteranno in un convegno pubblico aperto a tutta la città l’esito del percorso legato al progetto attraverso racconti, filmati e ogni formula ritenuta opportuna.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Marzo 2023
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