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Terminato il restauro conservativo dell’antico lavatoio sul Villoresi a Busto Garolfo

I lavori al lavatoio, effettuati dal Consorzio Est Ticino Villoresi, sono terminati con la posa delle pietre di rivestimento con le stuccature finali

lavori lavatoio busto garolfo

Sono terminati i lavori per il restauro conservativo dell’antico lavatoio lungo il Villoresi a Busto Garolfo avviati dal Consorzio Est Ticino Villoresi durante l’asciutta, nel cui ambito in settimana sono state posate le pietre di rivestimento dopo che la Soprintendenza «ha selezionato la beola grigia con finitura fiammata quale soluzione più adeguata al ripristino del manufatto», come spiegano dal consorzio stesso. L’ultimo tassello, poi, è arrivato proprio nella mattinata di oggi, venerdì 24 marzo, con le stuccature finali.

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Quelli appena portati a termine sono gli step finali di una serie di interventi finalizzati a far rinascere il lavatoio, tanto antico quanto ormai purtroppo rovinato. Anche se l’impermeabilizzazione del Canale Villoresi nei lotti tra Parabiago, Busto Garolfo e Arconate si era già conclusa durante la scorsa asciutta, infatti, il consorzio ha approfittato dell’asciugatura di questi mesi per procedere prima alla smontatura del manufatto eliminando le parti deteriorate ed effettuando l’idropulizia, e poi alla casseratura e all’armatura. Dopo queste operazioni erano stati selezionati cinque campioni di pietra simili a quelle originali tra le quali la Soprintendenza ha poi scelto il materiale ritenuto più idoneo, successivamente lavorato tassativamente a mano.

Per la zona di proprietà comunale lungo l’alzaia del Canale Villoresi dove si trova l’ex lavatoio, peraltro, il Comune di Busto Garolfo pensa da tempo da una riqualificazione. L’anno scorso, infatti, Palazzo Molteni aveva approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per un restyling dello spazio verde da poco meno di 6mila metri quadri, che oggi si presenta come terreno incolto ed è inutilizzato: l’idea dell’amministrazione comunale è quella di valorizzarlo in ottica ambientale, turistica e ricreativa, «realizzando una struttura da dare in gestione ad un soggetto terzo da individuare tramite successivo bando di gara» che faccia principalmente da area ristoro, con spazi coperti e aree esterne che creino un punto di ritrovo lungo l’alzaia.

Il progetto prevedeva inoltre la possibilità di realizzare «ulteriori spazi che possano implementare l’offerta ricettiva», come aree gioco per bambini, un campo da beach volley su prato o su sabbia, una zona destinata a picnic o eventi all’aperto e infine zone dedicate all’installazione di strutture temporanee, come gazebo o piccoli conteiner, che possano ampliare le funzioni dell’area con attività come il noleggio di biciclette e il cambio e la ricarica bici elettriche.

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Marzo 2023
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