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Terreno di via Deledda, la convenzione fa discutere il Parlamentino

Botta e risposta tra la giunta e il consigliere di opposizione Sabrina Lunardi sulle vicissitudini tra Palazzo Molteni e Sodalitas per il rinnovo della convenzione relativa al terreno di via Deledda

Si torna a parlare delle vicissitudini tra Palazzo Molteni e Sodalitas per il rinnovo della convenzione relativa al terreno di via Deledda. Dopo la decisione della cooperativa di citare in appello il comune di Busto Garolfo per provare a ribaltare il verdetto del giudizio di primo grado, infatti, la vicenda è approdata tra i banchi del Parlamentino di via Diaz.

A tornare sul tema Sabrina Lunardi, capogruppo consiliare della lista Per il bene Comune, che ha puntato il dito contro le differenze nelle richieste economiche avanzate nei confronti di Sodalitas e della RSA San Remigio. «Avevo già sollevato la questione sotto il profilo dell'equità e della giustizia, e ribadisco la mia posizione – ha sottolineato Lunardi –. Il contenzioso è legato alla somma che deve pagare Sodalitas per il rinnovo ventennale della concessione per il diritto di superficie. Il servizio che viene svolto è quello di una casa di riposo con 67 posti letto. La richiesta ventennale del comune è di 1.494.500 euro, che significa una richiesta annua di 74.725 euro. La RSA San Remigio, che ha 60 posti letto, paga al comune 20.600 euro l'anno. Se si mantiene la posizione richiesta, poichè era stata fatta un'analisi di quanto avrebbe dovuto pagare Sodalitas con l'Agenzia delle Entrate, io chiedo che anche per la RSA San Remigio venga fatto lo stesso. I casi sono due: o viene richiesta una somma eccessiva a Sodalitas, oppure viene pagata una somma irrisoria dalla Fondazione "Il Cerchio"».

«Quanto viene chiesto a Sodalitas per i prossimi 20 anni non è una cifra che il comune ha inventato -ha replicato il sindaco Susanna Biondi –, ma è la cifra stabilita dall'Agenzia delle Entrate, già abbattuta dall'amministrazione del 50% proprio in considerazione del tipo di attività che viene svolta. Per il resto, non mi pare che come consigliere comunale lei abbia come priorità quella di difendere Sodalitas, è una situazione paradossale. Siamo passati sotto il giudizio del giudice, e il giudice spiega nella sentenza che il comune ha agito correttamente dall'inizio alla fine, e che quella cifra è assolutamente corretta e congrua. Penso di non dover fare nessun confronto con una fondazione che ha avuto, per problemi pregressi, un po' di anni fa un abbattimento. Queste sono risorse che spettano ai cittadini di Busto Garolfo, e credo che il consiglio comunale debba fare di tutto perchè i cittadini di Busto Garolfo ne possano usufruire».

«La casa di riposo San Remigio usufruisce di un abbattimento che è frutto di un regolamento comunale – le ha fatto eco l'assessore ai lavori pubblici Giovanni Rigiroli –: il giudice nella sentenza precisa l'inapplicabilità del regolamento per la disciplina dell'uso dei beni immobili comunali e stabilisce che è infondata la pretesa di Sodalitas di ottenere il maggior abbattimento del corrispettivo».

Argomentazioni che, però, non hanno convinto Sabrina Lunardi. «Non sto difendendo Sodalitas – ha ribattuto il consigliere comunale –, ma sto analizzando la questione: se il comune pretende una determinata somma da una società che fa la stessa attività, mi aspetto che chieda altrettanto ad una struttura comunale. Mi chiedo se il minor incasso, al di là dell'abbattimento, non possa essere motivo di rilievo da parte della Corte dei Conti: se si incassa meno, anche il comune ha meno somme a disposizione per offrire servizi ai cittadini».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Dicembre 2018
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