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Operazione antidroga, sotto sequestro centro estetico al Move In di Cerro

Tra gli indagati anche due uomini residenti a Mazzafame a Legnano, un 37enne di san Vittore Olona e un 41enne di Cerro Maggiore

Sottoposto a sequestro preventivo un centro estetico all'interno del Move In di Cerro Maggiore e due legnanesi  indagati. È il risultato della maxi operazione a firma dei carabinieri del Comando Provinciale di Milano avvenuta all'alba di oggi, giovedì 3 maggio e che ha visto scattare 23 ordinanze di custodia cautelare in tutta la Lombardia.

Tra gli indagati anche un 31enne e un 50enne, residenti a Mazzafame a Legnano, un 37enne di san Vittore Olona e un 41enne di Cerro Maggiore. Sedici persone si trovano in carcere, sei ai domiciliari e uno all'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Tutti i fermati sono ritenuti responsabili a vario titolo di cessione di sostanze stupefacenti, ricettazione, porto illegale di armi comuni da sparo, detenzione abusiva di armi e munizioni, oltre che intestazione fittizia di beni. 

Nello specifico, il centro estetico e un'auto sono risultati intestati a uno dei due legnanesi. Proprietà risultate acquistate in maniera sospetta e per questo, vista la «mancata giustificazione della lecita provenienza dei beni stessi», è scattato il sequestro preventivo. 

L'indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano è stata avviata nel dicembre del 2015. I 23 coinvolti, tutti italiani, provengono dalle province di Milano, Como, Monza e Brianza, Novara, Reggio Emilia, Savona, Torino e Varese. Nel corso delle attività sono stati sequestrati 300 kg di droga, oltre a due pistole, due fucili e 8mila euro in contanti.

Tutto è iniziato a seguito del risultato portato da un'altra operazione, durante la quale era emerso che l'area del milanese rappresentava una base logistica per i traffici di droga. A seguito degli approfondimenti investigativi del caso, i militari hanno individuato gruppi criminali ben organizzati e suddivisi in "batterie" che si rifornivano di cocaina da soggetti di origine calabrese contigui alla 'ndrangheta, nonché di hashish e marijuana dalla Spagna e da cittadini nordafricani attivi a Milano e nell'hinterland.

La droga veniva poi nascosta in appartamenti e garage dedicati. In questi luoghi "segreti" avveniva la fase di taglio e confezionamento, poi la fase di spaccio, che avveniva anche a domicilio. Le aree di vendita sono state individuate in Lombardia, Piemonte e Liguria.

Tra i gruppi di spaccio in azione nell'hinterland milanese è emerso quello di Bollate: la banda riforniva la ben nota piazza dello spaccio meglio conosciuta come “Il buco”. Attraverso un buco nella recinzione ("The Hole" è il nome dell'operazione di questa mattina) i consumatori  si introducevano nello stabile per acquistare le dosi.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Maggio 2018
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