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Polis: “Leoni da tastiera dove siete finiti?”

La rivista socio-politica sollecita attenzione sul mondo del web e della stampa che sarebbe troppo asservito all'attuale governo cittadino

(m.taje) – Una punzecchiatura al mondo dei social e alla stampa. Così Polis, nell'ultimo numero della rivista, introduce una sua analisi della situazione socio-politica in città, seguita da tutta una serie di considerazioni su una Legnano dove la musica è sempre la stessa e non così migliore, come invece pubblicizzato dalla Lega dopo un anno di governo.
"Chi soffiava su paure di scenari da guerriglia urbana allora, perché non ha l’onestà di riconoscere che nulla è cambiato?", si chiede l'estensore del servizio.
Polis sentinella in città anche perchè sembra dar proprio fastidio alla rivista il presunto silenzio dei social sull'attività politica. Un disagio quello sofferto da Polis, intenzionata così "nei prossimi mesi a indagare e lanciare qualche spunto di riflessione su cosa succede sui social, dove sembra che gli squali da tastiera siano razza in via d’estinzione, forse trasmigrati verso lidi più comodi per alimentare rabbia…".
Ma noi ci chiediamo, è proprio così fondamentale attribuire tanto valore alla critica (quasi sempre anonima, spesso carica di falsità ed esagerazioni) sui social? Ma perchè, altro dubbio, una associazione di spessore socio-politico deve mostrare quasi nostaglia di questi pseudo leoni?
Nella rivista di luglio, oltre alla nuova biblioteca, attenzione puntata sull’area ex-Gianazza, lungo viale Cadorna, dove potrebbe arrivare un grande centro commerciale, con i relativi problemi di traffico; a Cerro Maggiore – e dintorni – torna invece a far paura la discarica, che potrebbe riaprire. Altri “pezzi” riguardano la situazione degli immigrati e la chiusura dell’IperCoop di viale Toselli.
Qui sotto, l'editoriale integrale della rivista


Da un anno a questa parte sembra che a Legnano qualche super-eroe abbia calato il suo mantello.

Ma non succede più nulla o qualcuno ha messo il silenziatore? E se così fosse, chi è il “grande fratello” che ha silenziato i social e il dibattito pubblico? Perché se non si può dire che i media tradizionali (cartacei e on line) abbiano abbandonato la cronaca e in particolare la “nera”, non serve un genio per rilevare che il peso e l’allarmismo dei toni di alcuni commentatori e soprattutto di tantissimi “leoni da tastiera” sui social sia decisamente diverso rispetto a quello di solo 12-24 mesi fa.

Erba secca, foglie gialle

Nei cinque anni di amministrazione a guida Centinaio abbiamo visto alzarsi forti dal web le campagne di milizie di cittadini stufi dell’erba alta e dell’erba secca (per la prima, l’esperienza al Parco Castello in una domenica di giugno 2018 è stata tutt’altro che piacevole… erba alta fino al ginocchio in mezzo parco! Per la seconda, l’erba secca, attendiamo gli esiti del caldo di luglio e agosto); epiche le battaglie dentro e fuori Palazzo Malinverni per combattere la piaga delle foglie sui marciapiedi (incredibile ma vero: anche lo scorso autunno, in era-Fratus, sono cadute e hanno “invaso” i marciapiedi, in un assordante silenzio!). E poi come non parlare dei marciapiedi sporchi, delle deiezioni canine (sembra che nessuno le calpesti più… o che si siano volatilizzate?) e delle buche nelle strade (quelle che negli anni passati erano “voragini” oggi sono normali buche dovute alle piogge, all’usura del manto stradale ecc.). Per finire con il problema dei chiusini non puliti (ma su questo non scherziamo, perché i commercianti di corso Magenta hanno subito danni veri).

Insomma, dopo le sette piaghe d’Egitto, abbiamo assistito per cinque anni a una narrazione delle piaghe di Legnano, che concentrava le colpe, vere o immaginarie, sull’Amministrazione. Questo modo di fare politica, con lettere alle redazioni (per lo più poste in bella evidenza), post al vetriolo sui social e tanta disinformazione nelle chiacchiere in strada, era per noi deprimente e ridicolo allora e lo è anche oggi, indipendentemente da chi si trovi al governo della città.

Niente di nuovo sotto il sole

Non solo sui fatti ironicamente citati in precedenza, ma anche sul tema ben più serio della sicurezza. Come non ricordare certe epiche rassegne condotte a suon di titoloni sui ladri di monetine alle macchinette o di maghi della spaccata di finestrini delle auto in sosta o di topi d’appartamento? Fenomeni magicamente spariti e che certo non sono comparabili a taluni episodi degli ultimi mesi: 17 luglio 2017, incendio doloso a un camion bar in via Caboto; 27 settembre, uomo ucciso a colpi di pistola in via Tasso. E ancora la piaga dello spaccio che non si ferma (citiamo solo un recente episodio in ordine di apparizione: 8 giugno 2018 “Arrestato nell’Oltrestazione con tremila euro in tasca e cocaina” – LegnanoNews). E poi ancora: aggressioni e furti, che continuano come sempre… né più, né meno, purtroppo. Niente di nuovo sotto il sole anche per quanto riguarda immigrazione (a proposito: i profughi c’erano prima e ci sono oggi), accattonaggio e abusivismo.

Risveglio delle coscienze

E allora, vuoi vedere che forse Legnano non era il paradiso dodici mesi fa, così come non lo è oggi? E chi soffiava su paure di scenari da guerriglia urbana allora, perché non ha l’onestà di riconoscere che nulla è cambiato? Fratus e soci hanno giocato la campagna elettorale sulla sicurezza, ma proprio su questo campo a Legnano nulla sembra essersi mosso. Non era inferno allora e non è inferno oggi. Per le strade si camminava ieri come oggi… chi aveva paura ha paura; chi si sentiva sicuro si sente sicuro.

Fanno riflettere, semmai, la ripresa di alcuni fenomeni, meno clamorosi e più subdoli, ma in grado di lanciare segnali precisi a chi li deve temere, come l’incendio doloso citato in precedenza. La società civile, e non solo le forze dell’ordine, devono vigilare perché certe presenze pericolose – che anche Polis in passato ha denunciato – non riprendano spazi che una comunità sana non deve concedere. Su questo servirebbe un risveglio delle coscienze e delle azioni di quella parte di città che non ci sta ad accettare criminalità organizzata e mafie nel tessuto sociale ed economico cittadino.

Spunti di riflessione

Ma torniamo alla domanda iniziale: se sostanzialmente nulla è cambiato su questi temi che per cinque anni hanno alimentato ondate di inchiostro e di bit in rete, chi ha messo il silenziatore a una città che sembra decisamente più immobile di solo un anno fa? Con questo e con prossimi numeri della rivista, Polis vuole provare ad accendere qualche faro per cercare di capire cosa stia succedendo a Legnano.

Ora che la “potentissima lobby” di Polis – più volte denunciata da media e social e additata da alcune forze politiche – è “uscita” da Palazzo Malinverni (ma ci siamo mai stati?) viene naturale chiedersi: chi comanda a Legnano?

In questo numero partiamo da una lettura dell’operato del primo anno della giunta Fratus (auguri!) per provare a capire da alcuni fatti quanto abbia dettato quel cambiamento che aveva promesso o quanto si sia concentrata a riportare le lancette (e gli interpreti) della storia Legnanese indietro di dieci anni.

Torneremo nei prossimi mesi a indagare e lanciare qualche spunto di riflessione su cosa succede sui social, dove sembra che gli squali da tastiera siano razza in via d’estinzione, forse trasmigrati verso lidi più comodi per alimentare rabbia… a comando o davvero volontariamente? Cosa succede nei veri centri di potere – laddove si muovono gli interessi economici della città – e quanto, in questa strana epoca di populismi e politica roboante degli annunci a botte di tweet, i tecnici nei palazzi della politica, anche a livello locale, contano ormai molto più di qualunque assessore?

Argomenti scomodi forse, sui quali Polis non è mai arretrata e – anche in questo passaggio – non vuole arretrare. Speriamo di aggregare compagni viaggio in questo percorso… non per dipingere un inferno che non c’era e – beninteso – non c’è, non per screditare chicchessia, ma per restare sentinelle nella nostra comunità.

POLIS

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 18 Luglio 2018
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