Ikea: ora Legnano vuole guidare il fronte del “no”
Presentata la mozione firmata da tutti i gruppi consiliari di maggioranza per chiedere alla giunta del Comune di Legnano «di mettere in atto le azioni per bloccare il progetto Ikea»...
(v.arini) – Una mozione firmata da tutti i gruppi consiliari di maggioranza per chiedere al sindaco e alla giunta del Comune di Legnano «di mettere in atto tutte le azioni più opportune per bloccare la realizzazione del progetto Ikea». E' questo il documento che Pd, Insieme per Legnano, Italia dei valori e riLegnano, hanno presentato questo alla stampa dopo il fiume di polemiche seguito alla pubblicazione della Vas (Valutazione Ambientale Strategica) senza che Legnano, Comune che nella Vas viene citato 122 volte, venisse coinvolto nell'accordo di programma del maxi insediamento commerciale tra Cerro Maggiore e Rescaldina.
No a un progetto devastante
«Ora che il progetto è stato ufficializzato – ha esordito Stefano Quaglia (Pd) – riteniamo opportuno esprimere una volta per tutte la nostra contrarietà al progetto. Con questa mozione, aperta anche alle opposizioni, Il consiglio comunale mette nero su bianco un impegno che la Giunta assumerà per fermare un'opera il cui iter è solo all'inizio: le ruspe non entreranno in azione domani, manca ancora l' autorizzazione commerciale che deve essere data da Regione Lombardia e l'approvazione dei Comuni interessati. Ci sono i tempi per agire».
Se con dimensioni, compensazioni ambientali e un saldo occupazionale adeguati, il progetto si sarebbe potuto discutere, così come appare nella Vas non è minimamente accettabile. Davide Crepaldi di riLegnano ha citato quattro argomentazioni: i 74 mila metri quadri di superficie che andrà ad occupare; i 140mila metri quadri di area impermealizzata, compresi i parcheggi; i 4.100 veicoli l'ora calcolati nelle ore di punta e il "decremento della piccola economia". Ragioni sufficienti per opporsi con determinazione.
L'asserrore respinge la richiesta di dimissioni
Insieme ai capogruppo era presente anche l'assessore all'urbanistica, Antonio Ferrè che ha espresso «rammarico» per la richiesta di dimissioni avanzata dal consigliere di Sinistra Legnanese (Giuseppe Marazzini) e dal collega a 5 Stelle, Riccardo Olgiati: «Non ne ho capito il motivo e vorrei ri-orientare il dibattito sulla sostanza del progetto ikea – ha detto l'assessore – Come amministrazione siamo intervenuti in modo puntuale e mai passivo: abbiamo presentato osservazioni, documenti e aperto un tavolo tecnico per la Saronnese».
«Il nostro obiettivo – ha proseguito – era l'inserimento nell'Accordo di Programma per giocare a carte pari e dialogare ad un livello di pari dignità con gli altri Comuni. Non siamo invece mai riusciti ad avere documenti ufficiali». E' stato poi Crepaldi a spiegare che «qualsiasi azione che intrapresa senza documenti alla mano, ci avrebbe solo portato verso un autogol. Ricordo che non abbiamo mai detto si ad Ikea. Facile fare i "sapienti del giorno dopo"».
Ad essere mancato è però anche il passaggio di informazioni tra militanti dello stesso partito, il Pd, presente in maggioranza sia a Legnano che a Cerro Maggiore: «All'interno del partito ci sono diverse e sensibilità – ha risposto Ferrè – noi non ci saremmo comportati come ha fatto Cerro Maggiore»
Ora però è arrivato il momento di alzare il muro del no, ed è stata la consigliera Carla Mondellini a invitare l'opposizione ad aderire a questa mozione che intende coinvolgere anche altri Comuni e intraprendere tutte le azioni legali, chiedendo appunto alla giunta di «attivarsi presso i competenti assessorati sovracomunali affinchè intervengano nelle procedure dell'Accordo di Programma di cui si chiede la revoca, di questo e della Vas, da parte dei Comuni di Cerro e Rescaldina».
Sindaci a raccolta per fare fronte comune contro il progetto
Intanto il sindaco di Legnano, Alberto Centinaio, ha già chiamato a raccolta per domani (9 maggio) i colleghi della zona coinvolti nelle pesanti ricadute del progetto, per fare il punto della situazione e definire iniziative comuni per contrastare lo stesso. L’invito è stato rivolto ai seguenti Comuni: Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, Nerviano, Parabiago, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Villa Cortese, Castellanza, Gerenzano, Origgio e Uboldo.
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