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IL PD ALLA MAGGIORANZA: VIGILIAMO SULLA ASSOCIAZIONE ANTIABORTISTA

Il PD chiede alla maggioranza, di cui fa parte, di non stipulare la convenzione con l'associazione "Difendere la vita con Maria" - Nuove critiche dal Partito della Rifondazione Comunista...

(m.t.) – Presa di posizione particolarmente decisa e contraria nei confronti dell'amministrazione comunale, pur facendone parte. E' quella ufficializzata dal PD che chiede con forza alla amministrazione comunale di non rinnovare più in futuro la convenzione con  “Difendere la vita con Maria”, l’associazione che si prenderebbe in carico la sepoltura dei bambini non nati in uno spazio appositamente dedicato nel locale cimitero.

La delibera era stata duramente criticata dalla Sinistra Legnanese nell'ultimo consiglio comunale, mentre tra il pubblico una dozzina di militanti manifestava apertamente con cartelli appesi al collo. Oggi, la Sinistra Legnanese, all'opposizione, ha trovato un alleato della maggioranza!

Questo il comunicato firmato dalla Segreteria del Circolo Pd di Legnano: "Nell’ambito della riunione della coalizione di maggioranza di ieri sera, venerdi' 1° marzo, il partito democratico ha proposto che non venga piu’ rinnovata la convenzione con l’associazione “difendere la vita con maria” e che si vigili sulla correttezza dell’applicazione della convenzione in atto. Le ragioni della nostra presa di posizione si fondano sulla convinzione che sia impossibile la collaborazione con un'associazione che ha all’interno del proprio statuto il rifiuto al riconoscimento e all’applicazione di una legge dello stato (la legge 194) e cio' al di la' di qualunque sia il convincimento personale di ognuno".

Ieri sera, in redazione, è pervenuta anche una lunga lettera del Partito della Rifondazione Comunista – Circolo di Legnano, con una lunga serie di analisi e critiche all'amministrazione comunale. Ecco il testo:

"Mercoledì sera in Consiglio comunale a nostro parere è stata perpetrata una gravissima offesa alle donne e ai loro diritti.

Il consigliere Marazzini ha presentato un'interrogazione per chiedere ragione all'amministrazione dell'incomprensibile decisione (sancita da una delibera di Giunta in data 28 dicembre 2012) di stipulare con un'associazione cattolica nemica giurata della legge 194 una convenzione in base alla quale si affida a tale associazione il seppellimento di feti abortiti sulla base dei diritti riconosciuti appunto dalla legge 194, con relative cerimonie funebri (sul sito dell'associazione, dal nome simbolico di "Difendere la vita con Maria", è possibile trovare tutte le indicazioni sul rito) e concessione di uno spazio apposito nel cimitero parco presso il campo dei "bambini mai nati", finora adibito all'inumazione di feti vittime di aborti spontanei. Ricordiamo che la legge già consente alle madri di chiedere il seppellimento: con questa convenzione, stipulata da un pugno di amministrazioni in Italia, per lo più leghiste e di centrodestra, i prodotti abortivi vengono inumati indipendentemente dalla volontà delle madri, con una procedura pubblica in cui non è possibile non leggere il marchio del delitto che viene attribuito alle donne che hanno fatto questa scelta.

L'assessore delegato a rispondere all'interrogazione ha pensato bene di ridurre tutto a una questione di regolamento cimiteriale, riservandosi, come unico commento nel merito, l'osservazione secondo cui il consigliere Marazzini sarebbe stato colpevole di "discriminare" l'associazione in quanto cattolica. Che quest'ultima centrasse tutta la sua attività nel contrastare una legge dello Stato, e che accordandosi con essa l'amministrazione venisse meno al fondamentale dovere di laicità che si impone ad un'istituzione pubblica, per l'assessore Cusumano era perfettamente normale, e dobbiamo pensare, visto il suo silenzio, che il sindaco ne condividesse in pieno la posizione. Prima di chiudere il suo discorso l'assessore ha poi fatto un'affermazione veramente paradossale: l'amministrazione, ha detto, garantirà che non ci siano cerimonie religiose nell'atto del seppellimento. Ci sarebbe da ridere se l'argomento non fosse così tragico: un'associazione che ha messo in piedi un rituale accurato a base di fiori, lenzuolini bianchi, urne funerarie e preghiere contro il maligno che permette questi "delitti" si adatterebbe a una cerimonia "civile"? Ma ci faccia il piacere,,,,

Tutto questo è accaduto in consiglio comunale: di fronte a una simile indecenza non abbiamo potuto tacere e abbiamo innalzato cartelli in difesa della 194 (cioè, ribadiamo, di una legge dello Stato) e dell'autodeterminazione delle donne: il presidente del consiglio, che all'inizio della seduta aveva rivolto un semplice  buffetto al costume carnevalesco di un consigliere, ha ritenuto di chiamare la forza pubblica per farci sgombrare.

Evidentemente la verità fa male…"

Redazione
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Pubblicato il 03 Marzo 2013
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