Pienone nella sede della consulta 3, dell'Oltresempione, per l'incontro promosso dal Comune per l'attualizzazione e l'aggiornamento dei contenuti del vigente Piano del Territorio. Un centinaio i residenti che hanno partecipato attivamente alla serata con al centro tre temi chiave per il rione Canazza: l' ex Caserma Cadorna, la vecchia sede dell’Ospedale e il parco dei Ronchi. Un'occasione per parlare del futuro, del tutto nebuloso, di queste aree ma non solo. A tenere banco sono stati infatti altre tre questioni: la presenza invasiva delle antenne e il deposito auto nell'ex campo Gianazza; la questione Ikea e l'ex casa di riposo Accorsi. 

Moderatore dell'incontro, su proposta del predisente della consulta Enzo Tesoro, è stato Filippo Dipalma. Presenti l'assessore alla partecipazione Umberto Silvestri e Antonio Ferrè (all'urbanistica), l'architetto del Comune Paola Ferri e Marco Hengel, progettista del Pgt. 

Per quanto riguarda la ex caserma, il Comune già in possesso dell'ex deposito, è in fase di trattativa con il Demanio per acquisire anche il resto della struttura. Tra i progetti ricordati quello della cittadella dello sport. Il problema resta la mancanza di fondi. Per l'ex Ospedale è stato citato il progetto della città della fragilità e in particolare i servizi per la cura della sofferenza. La crisi dell'edilizia incide anche sul parco Ronchi dove anche il tentativo del Comune di acquisire parte dell'area verde (non quella di proprietà dell'Asl) tramite il meccanismo della perequazione non è andato a buon fine. 

Il dibattito si è poi  animato: i residenti si sono detti preoccupati per i ripetitori (antenne) spuntati uno dopo l'altro nell'ex campo (posteggio operai) dell'ex Gianazza. Le antenne sono tre e i residenti hanno chiesto spiegazioni sul loro concentramento nell'area. A preoccuparli non è solo l'estetica, ma la vicinanza di abitazioni e del monastero. Sempre qui vicino è presente il deposito delle auto ritirate dal soccorso stradale, con mezzi che restano fermi fino a quando non arrivano le autorizzazioni. I residenti non si sentono sicuri: le auto sono depositate senza protezioni, "a nuda terra", e senza isolamento dal terreno con paura per infiltrazioni nelle falde acquifere. 

Sulla questione Ikea, ora che Rescaldina ha ufficializzato il suo no, la Canazza torna a ribadire l'importanza della presenza del Comune di Legnano nell'accordo di programma, mentre sull'ex Accorsi dove di parla di recupero per Housing Sociale, si chiede di non lasciare gli spazi abbandonati. 

Sulla variante al Pgt il Comune raccoglie contributi: la serata – sottolineano i membri della consulta – ha dimostrato una buona partecipazione.