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Sportelli Salute di Legnano: “Sanità a due velocità: la Regione Lombardia apre ai privati e affossa il SSN”

Lo Sportello Salute Legnano denuncia le nuove linee regionali che permettono prestazioni sanitarie in convenzione con assicurazioni e mutue, mettendo a rischio il Servizio Sanitario Nazionale

sanità

Lo Sportello Salute Legnano, insieme al Coordinamento Lombardo Sportelli Salute, a denunciare pubblicamente la nuova delibera approvata dalla Giunta regionale della Lombardia lo scorso 15 settembre 2025. «Il provvedimento dispone che ASST e ospedali pubblici possano mettere a disposizione le proprie strutture per prestazioni in convenzione con assicurazioni, mutue e sistemi di welfare aziendale – affermano i referenti dello sportello -. Secondo la Regione, l’obiettivo è duplice: ridurre i tempi d’attesa e alleggerire i bilanci delle aziende sanitarie, ma per lo Sportello Salute la misura rappresenta un colpo al Servizio Sanitario Nazionale, già in difficoltà per la carenza di personale e per le diseguaglianze crescenti tra cittadini».

La nota inviata oggi, mercoledì 8 ottobre, dallo Sportello Salute di Legnano sottolinea che la delibera non prevede nuovi investimenti nel personale sanitario, nonostante le carenze croniche negli ospedali lombardi. Il turnover, ricordano, resta vincolato alle norme del 2005, introdotte dal governo Berlusconi, che limitano le assunzioni nel pubblico impiego. Le nuove linee guida permetteranno a chi dispone di coperture integrative o assicurative di saltare le liste d’attesa, accedendo anche a strutture pubbliche di eccellenza, creando di fatto una sanità a due velocità. «Chi può pagare avrà accesso più rapido alle cure – si legge nella nota – mentre chi si affida esclusivamente al SSN continuerà a restare in coda, con tempi di attesa insostenibili».

Nel comunicato viene citato anche un sondaggio Ipsos, secondo cui l’84% di chi rinuncia al SSN a causa dei tempi d’attesa si è rivolto almeno una volta a strutture private, mentre il 13% ha rinunciato del tutto alle cure. La spesa sanitaria privata in Lombardia è la più alta d’Italia, con oltre mille euro pro capite l’anno, su una spesa nazionale complessiva di circa 40 miliardi di euro. Una tendenza che, secondo lo Sportello Salute Legnano, colpisce soprattutto le fasce più fragili, sempre più escluse dall’accesso alle cure a causa dei costi e dei tempi. «La Regione Lombardia – aggiungono – si conferma apripista nella revisione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), un passo ulteriore verso lo smantellamento del SSN universalistico». I referenti dello Sportello Salute Legnano parlano di un ritorno al sistema delle mutue, che rischia di «riportare la sanità indietro di cinquant’anni: un sistema diseguale e frammentato, dove la salute diventa un privilegio e non un diritto universale».

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Pubblicato il 08 Ottobre 2025
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