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Poliomielite, microbiologo Clerici: «Non esistono cure. La vaccinazione è fondamentale»

Il microbiologo legnanese presidente Amcli è tornato a ricordare che l’unica strada per evitare la malattia è la prevenzione tramite vaccinazione

vaccino

«La vaccinazione è fondamentale nella lotta contro la poliomielite e per la sua completa eradicazione». A ricordarlo con forza in questi giorni è stato il microbiologo legnanese Pierangelo Clerici, presidente Amcli. «Non esistono cure per la poliomielite, se non trattamenti sintomatici che possono solo in parte minimizzarne gli effetti. L’unica strada per evitare la malattia è la prevenzione tramite vaccinazione».

Ad oggi, grazie alle estese campagne di vaccinazione e ai sistemi di sorveglianza, pochi casi di polio sono riportati nel mondo. Ma l’attenzione resta ancora molto alta. «I casi di poliovirus selvaggio sono drasticamente diminuiti dal 1988 con circa 350.000 casi stimati in oltre 125 paesi endemici a 6 casi segnalati in soli 2 paesi endemici nel 2021. Dei 3 sierotipi di poliovirus selvaggio (tipo 1, tipo 2 e tipo 3), il poliovirus di tipo 2 è stato eradicato nel 1999 e il poliovirus selvaggio di tipo 3 è stato eradicato nel 2020 – Paola Stefanelli, Dirigente di Ricerca, Dip. Malattie Infettive, ISS, e Direttore del WHO Collaborating Centre for Reference and Research on Poliomyelitis, componente del Direttivo AMCLI ETS -. Al 2022, il poliovirus selvaggio di tipo 1 rimane endemico in Pakistan e Afghanistan, mentre alcuni altri paesi sono interessati da circolazione di poliovirus derivati da vaccino (cVDPV). Nell’agosto del 2020, anche la regione africana dell’OMS è stata finalmente certificata polio-free. Il piano strategico di eradicazione della poliomielite 2022-26 riflette il tipo di approcci integrati che saranno necessari per mantenere la promessa di eradicazione dopo l’emergenza mondiale per la pandemia da COVID-19».

Il calendario vaccinale in Italia prevede un primo ciclo di immunizzazione con 3 dosi nel primo anno di vita di vaccino esavalente (vaccinazione contro difterite-poliomielite-tetano-epatite B-pertosse-Haemophilus influenzae tipo b) e 2 dosi di richiamo a 5-6 anni e al compimento del 12° anno di vita. «A garanzia del mantenimento dello status polio free i programmi di sorveglianza risultano cruciali per il monitoraggio del rischio di una reintroduzione del virus – spiega Clerici -. In questo contesto, i laboratori di microbiologia clinica italiana svolgono un ruolo essenziale nell’ambito di questa attività, e l’Amcli si dichiara pronta a sviluppare reti di controllo sempre più strette e integrate e ad aumentare la capacità di diagnosi e analisi del singolo caso».

La poliomielite

È una malattia virale altamente infettiva, acuta, molto contagiosa che colpisce soprattutto i bambini sotto i 5 anni di età. Il virus (poliovirus) si trasmette da persona a persona principalmente per via oro-fecale o, meno frequentemente, attraverso un comune veicolo (es. acqua o alimenti contaminati); si moltiplica principalmente nell’intestino e, superata la barriera ematoencefalica, può invadere il sistema nervoso centrale. Il poliovirus colpisce i motoneuroni delle corna anteriori del midollo spinale inducendo una paralisi flaccida acuta che, nei casi più gravi, può divenire totale.

Nel 2002 l’Italia ha ottenuto la certificazione ufficiale di Paese libero da polio (polio free status). Nello stesso anno la malattia è stata ufficialmente dichiarata eradicata dalla regione europea dell’OMS, compiendo tutti gli sforzi necessari per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di eradicazione concordato con la Risoluzione WHA41.28 “Eradicazione Globale della polio entro l’anno 2000”, approvata nel 1988, durante la 41ª Assemblea Mondiale della Sanità. Descritta per la prima volta nel 1789, la poliomielite è stata registrata per la prima volta in forma epidemica nell’Europa di inizio XIX secolo e poco dopo negli Stati Uniti. In Italia, nel 1958, furono notificati oltre 8000 casi. Nel 1988, la malattia paralizzava dieci bambini ogni 15 minuti in quasi tutti i paesi del mondo. Ogni caso, però, era evitabile grazie alla vaccinazione. In Italia la vaccinazione antipolio è obbligatoria dal 1966 e l’ultimo caso endemico di poliomielite si è verificato nel 1982.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Ottobre 2023
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