Quantcast

L’importanza di studiare: «Per evadere dalle gabbie da chi ci vuole “creduloni”»

Una riflessione all'inizio del nuovo anno scolastico, che prende in esame studenti, docenti e genitori

Rientro a scuola Arsago Seprio

Settembre per gli studenti ha un significato importante: si apprestano a iniziare un nuovo anno scolastico, non solo, potremmo anche affermare un nuovo percorso di vita per chi ha finito un ciclo di studi, come ad es. le scuole medie e inizia con le scuole superiori o l’università. Vediamo una breve riflessione sull’ importanza dello studiare e del significato profondo “dell’insegnare”, al netto del obbiettivo riconoscimento che il “sistema scuola” non naviga in ottime acque per i perenni problemi organizzativi, economici, strutturali etc..

In tale sistema gli attori protagonisti sono 2: insegnanti e studenti, entrambi con un carico di responsabilità non di poco conto. Se, come dice Paolo Crepet noto psichiatra, il destino di ognuno di noi è dato dagli “incontri”che si presentano nella nostra vita, allora l’incontro con un buon insegnante, “un saggio maestro” può essere determinante nel dare una direzione piuttosto che un’altra alla vita di uno studente.

C’è poi il capitolo genitori, tema assai complesso in quanto, la crisi in cui versa il sistema famiglia, convenzionale e non, si ripercuote poi a livello educativo, rispetto per le regole etc..

Umberto Galimberti, famoso filosofo e psicoanalista afferma che gli insegnanti non dovrebbero guardare solo ai risultati scolastici, ma anche prestare attenzione a ciò che gli studenti dicono in classe, dare valore alla loro parola, la loro voce e le loro emozioni. Riconsiderare la soggettività di ognuno di loro, il loro mondo, idee, talenti e anche la loro vulnerabilità.

L’insegnante deve” insegnare”, rifacendosi alla tradizione dei filosofi greci: per farlo serve una capacità empatica e comunicativa, la fascinazione. Se non apri il cuore, non apri nemmeno la testa delle persone. In tal senso per “affascinare” bisogna che loro stessi trasmettano la loro passione, il loro” desiderio” per entrare in relazione in termini emotivi e affettivi;

Per gli studenti invece studiare dovrebbe servire ad “evadere dalle gabbie da chi li vuole “creduloni” e allineati ad un pensiero conformista. Lo studio quindi promuove il pensiero critico, apre la mente per non essere soggiogati dal potente o finto sapiente di turno; lo studio fortifica la consapevolezza dei propri diritti; fa acquisire gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni, insegnare il rigoroso percorso della ricerca delle fonti originali per evitare i rischi di incappare negli imbonitori/influencer e costruzioni di bufale. Soprattutto in un periodo storico come il nostro dove l’acquisizione di informazioni passa attraverso canali troppo superficiali e non sicuri (internet, social, etc..) dove più che informarsi si finisce per disinformarsi. Il rischio, per concludere ancora con Galimberti, è un analfabetismo emotivo/culturale utile solo per passare da un video all’altro sui vari social.

Dottor Francesco Fisichella, Psicologo-Psicoterapeuta
www.francescofisichella.com

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 11 Settembre 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore