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Caso Amga: il Comune pronto ad essere parte civile

La Giunta esprime il proprio giudizio in merito alla vicenda di Amga, con la perdita di 15 milioni di euro per il Comune...

Di seguito un comunicato diffuso nel pomeriggio, a firma della Giunta Comunale di Legnano, la quale esprime il proprio giudizio in merito alla vicenda che vede 10 indagati nella vecchia gestione di Amga (qui il nostro servizio). Con il nuovo Cda, insediatosi nel 2013, «fu possibile aprire i cassetti e comprendere che quella che era da molti definita una “Ferrari” in realtà non lo era più da tanto tempo» commenta la giunta, che spiega come i numeri veri «fecero emergere un quadro completamente diverso da quello disegnato da chi ci aveva preceduto alla guida di Legnano», con la conseguente perdita per la città di 15 milioni di euro.

Il Comune è pronto a costituirsi parte civile in caso di un eventuale processo. 

In data odierna gli organi d’informazione hanno dato notizia dell’avviso di garanzia che la Procura di Busto Arsizio ha emesso nei confronti di ex dirigenti, del CdA e del Collegio sindacale che hanno retto le sorti di AMGA Spa dal 2010 all’aprile 2013.

Per molti cittadini legnanesi la notizia potrebbe apparire come un fulmine a ciel sereno, ma così non è. Sin dal nostro insediamento si era compreso che la situazione di AMGA evidenziava fortissime criticità. Per questa ragione, nell’autunno 2012, si chiese all’allora vertice di AMGA di condividere nuove modalità di controllo, utilizzando procedure peraltro imposte dalla legge e mai applicate dalle precedenti Giunte nei rapporti con l’azienda.

Quella richiesta fu però contrastata dal CdA presieduto dall’allora Presidente, avvocato Chiara Lazzarini. Solo ad aprile 2013, dopo l’entrata in carica del nuovo CdA presieduto dal dott. Nicola Giuliano, fu possibile aprire i cassetti e comprendere che quella che era da molti definita una “Ferrari” in realtà non lo era più da tanto tempo. Anzi si comprese che AMGA, fortemente indebitata, era in grosso dissesto finanziario.

Le successive verifiche fecero emergere mistificazioni e omissioni su una molteplicità di fatti determinanti per la corretta conoscenza della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del gruppo.

I numeri veri, ricalcolati grazie al lavoro del nuovo CdA, fecero emergere un quadro completamente diverso da quello disegnato da chi ci aveva preceduto alla guida di Legnano: la svalutazione del patrimonio della società fu superiore ai 20 milioni di euro che per la nostra città – che possiede il 65% del pacchetto azionario – significa circa 15 milioni di perdita.

Ora seguiremo con attenzione il lavoro della Magistratura, a cui va la nostra piena fiducia e il nostro sostegno.

Possiamo sin d’ora affermare che, se agli avvisi di garanzia dovesse seguire la richiesta di rinvio a giudizio, il Comune di Legnano si costituirebbe parte civile in un eventuale processo. Ma i tempi della giustizia non dipendono certo da noi.

Quello che invece ci riguarda direttamente è l’aspetto politico. Troppe volte in questi anni le vicende di AMGA sono state sottovalutate o distolte dalla pubblica attenzione.

Alcuni esponenti dell’opposizione ci hanno addirittura accusato di eccessivo allarmismo. Oggi che la Magistratura, con l’emissione degli avvisi, conferma che i nostri dubbi erano invece fondati, vorremmo capire quale sia l’opinione di chi su questa vicenda non ha perso l’occasione di criticarci e di chi ci ha preceduto alla guida della città. 

La Giunta Comunale di Legnano

Redazione
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Pubblicato il 14 Dicembre 2016
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