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TERZO BINARIO, PERCHE'? SE LO CHIEDE RIFONDAZIONE COMUNISTA

4 Novembre 2009

Sempre in relazione al Terzo Binario, riceviamo e pubblichiamo un intervento del Partito della Rifondazione Comunista – Circolo “D. Lazzari” di Legnano

Terzo binario: perché ?
Prosegue a Legnano la mobilitazione dei cittadini sull’intervento di potenziamento della tratta ferroviaria che attraversa la nostra città, con la realizzazione del terzo binario.
Un intervento annunciato come necessario per lo sviluppo economico del territorio, per il miglioramento del servizio ferroviario e per il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla rotaia. Obiettivi lodevoli, qualora venissero conseguiti. Ma sui quali appare fondato più che un dubbio.
Un intervento che Comune di Legnano e Regione Lombardia, di fronte alla strenua e disperata resistenza dei cittadini che si vedono espropriati delle proprie case, con le inevitabili conseguenze che un trasferimento coatto ed imprevisto avrà sulla loro vita, e di quelli che le conserveranno ma con un drastico peggioramento delle proprie condizioni di vita, stanno cercando, benché con colpevole ritardo, di mitigare. Ma i cui effetti, se il progetto non verrà modificato radicalmente  – i cittadini chiedono almeno l’interramento – saranno comunque pesantissimi per tutti.
E allora la domanda sulle ragioni vere e sulle ricadute non può essere elusa. Una domanda che però vada al fondo della questione e non si fermi all’immediatezza dell’evidenza.
Una domanda che ci interroghi nel profondo sulla direzione in cui stiamo andando e sul mondo in cui vorremmo vivere. In altre parole: sul nostro “modello di sviluppo”.
Perchè ciò che vediamo all’opera nella nostra Regione è un grande cantiere aperto che giorno dopo giorno, pezzo dopo pezzo, erode e consuma ogni spazio libero rovesciando su un territorio già ferito colate di cemento e asfalto in nome di uno sviluppo tutto quantitativo e mercantile. Perchè ciò che sembra importi più di tutto è accelerare la girandola di merci che dovrebbero portare benessere (e felicità?) a tutti. Ma che in realtà stanno succhiando alla nostra Regione ogni ricchezza.
Ricchezza di risorse, d’acqua, di verde, di ossigeno, di bellezza, ma non solo.
Perchè non portano certo ricchezza i vari “corridoi” padani su cui merci prodotte chissà dove transitano sempre più veloci da un capo all’altro dell’Europa, e perlopiù senza fermarsi. Lo vediamo nei lavoratori licenziati dalle fabbriche che chiudono perchè trasferite altrove, dove il profitto è più immediato e sostanzioso. Lo vediamo negli agricoltori umiliati dalle centrali della distribuzione alimentare. Lo vediamo nei cittadini abbandonati alla deriva dai servizi sempre più ridotti all’osso. Lo vediamo nelle mafie di ogni natura che si ingozzano di denaro pubblico e infettano la politica, sia quella grande che quella piccola. Lo vediamo nel malessere che cresce.
E allora non si tratta di decidere se sia meglio abbattere case oppure violentare le ultime aree verdi, come nel progetto parallelo di “direttissima” Rho-Malpensa-Arona che intanto va avanti in sordina, per far passare il treno.
Si tratta di decidere come vogliamo il nostro futuro e il futuro dei nostri figli.
Si tratta di capire dove è diretto quel treno, e dove ci porta.

Partito della Rifondazione Comunista
      Circolo “D. Lazzari” di Legnano

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