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ISCRIZIONE ALLA SCUOLA PRIMARIA: QUANTI PROBLEMI!

30 Marzo 2010


E' seriamente arrabbiato il nostro lettore. Come spiega dettagliatamente nella lettera qui sotto, una sua richiesta relativa all'iscrizione della propria figlia alla Scuola Primaria non è stata accolta nei termini desiderati. Così, ha preso… carta e penna, e ha scritto un messaggio alla stampa e inoltre al Provveditorato agli Studi di Milano e, per conoscenza, al Dirigente Scolastico del Distretto 4° Circolo di Legnano, all’Ufficio relazioni con il Pubblico del Ministero dell’Università e ricerca scientifica, all’Ufficio relazioni con il Pubblico del Comune di Legnano, al Presidente della 6^ assemblea consigliare del Comune di Legnano, all’ufficio istruzione, diritto allo studio del Comune di Legnano

Ecco il testo, che proponiamo anche per avviare un dibattito costruttivo e per offrire a chiunque si senta coinvolto e interessato la possibilità di una risposta e replica.

  
Egregi Signori,
 
residente in Legnano (MI), nella necessità di iscrivere mia figlia al primo anno della Scuola Primaria in ottemperanza al obbligo scolastico, provvedevo ad inoltrare iscrizione presso il 4° Circolo del mio comune di residenza esprimendo la mia preferenza, per mie ragioni logistiche di comodità, per il plesso denominato “Toscanini 2” per il modulo orario di 24 ore settimanali.
 
Già prima dell’inoltro della domanda, partecipando alla riunione informativa preliminare, il Dirigente Scolastico, in modo diretto e brusco “sconsigliava” ai genitori l’iscrizione con moduli orari differenti dal tempo pieno pur non escludendoli dalle opzioni di scelta per detto istituto dirottando, però, di fatto, i Genitori ad una scelta obbligata.
 
Dopo la presentazione della mia domanda, vengo ora contattato dalla Segreteria dell’Istituto che mi comunica l’impossibilità di aderire a moduli differenti dalle 40 ore settimanali di tempo pieno (non solo le 24 ore ma anche le 27 ore sono stato di fatto cancellate dalla Dirigenza scolastica per mancanza di iscritti o, forse, perché la riunione preliminare aveva uniformato la richiesta di tutti pur nelle diverse necessità).
 
Non mi è stata offerta alcuna alternativa, non di cambiare istituto all’interno di detto circolo, non consigli riguardo altri istituti nel mio comune che applichino orari differenti.
 
Ritengo scorretto ed inutile, al solo fine di semplificare l’organizzazione scolastica, obbligare alla frequenza prolungata gli alunni che non ne hanno il bisogno diretto ritenendo altrettanto importante, quanto la indispensabile formazione scolastica, per un bimbo di quest’età, l’attività ricreativa e ludica oltre che ad un rapporto con i famigliari che vada oltre le poche ore serali lasciate libere dalla scuola.
 
Comprendo l’importanza dell’attività scolastica pomeridiana per coloro i quali, per impegni di lavoro e/o personali, necessitino di conciliare la propria attività con l’attività e la custodia dei figli, altrettanto, però, mi attendo di poter usufruire del diritto allo studio secondo gli obblighi ed i programmi che il Ministero ha ritenuto idonei e sufficienti e lasciando il “tempo pieno” quale facoltà e non coercizione.
 
In un Paese laddove è quotidiano assistere ad interminabili polemiche a mezzo stampa riguardo la preoccupazione che l’attuale Amministrazione centrale tolga a chi lo desidera la facoltà di usufruire dei servizi scolastici pomeridiani, mi trovo nella paradossale situazione di dover, mio malgrado, “subire” l’imposizione di un orario lungo da me non richiesto e certo non gradito oltre che non utile magari scoprendo, poi, che altri, per cui tale servizio era necessario, devono rinunciarvi.
 
Il paradosso non è concluso se devo, come devo, prendere atto che la scuola non ritiene, e giustamente, di essere un “parcheggio” per i bambini ma un servizio alla loro educazione; peccato, però, che questa ferma convinzione sia valida quando le scuole vengono chiuse per i più disparati motivi di festività lunghe, riesumate, seggi elettorali e tutto quanto possibile ma non lo è più quando nel quotidiano si chiede di non vessare gli alunni con orari impegnativi ed opprimenti.
 
Temo, purtroppo, di dovermi piegare ed adattarmi allo stato di fatto, formalizzando la modifica al modulo orario da me scelto in ottemperanza all’unica scelta lasciatami possibile; mi auguro, però, che ciascuno di Voi nel limite delle proprie competenze e responsabilità sappia dare il giusto peso al mio sfogo nella speranza di poter offrire un vero servizio ai futuri neo-iscritti.

LETTERA FIRMATA



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