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Parco del Roccolo: Canegrate capo convenzione verso l’unione con il plis dei Mulini

"Noi crediamo che unire realtà che hanno operato in maniera efficiente sia una scelta saggia e soprattutto lungimirante" commenta l'assessore all'ambiente Spirito

Canegrate a capo della convenzione del Parco del Roccolo. Il Comune guidato da Roberto Colombo, dal secondo semestre 2018, si impegnerà a gestire la parte amministrativa e economico-finanziaria del plis nei prossimi anni, raccogliendo il testimone da Arluno. La scelta è ricaduta sul Comune dell'Alto Milanese a riconoscimento dell'impegno espresso e speso a favore dell'unione del plis del Roccolo e del plis dei Mulini, che insieme costituiscono il polmone verde più grande dell'intera provincia di Milano.

«Noi crediamo che unire realtà che hanno operato in maniera efficiente sul territorio di competenza sia una scelta saggia e soprattutto lungimirante – commenta l'assessore canegratese all'ambiente Davide Spirito -. Unire e condividere esperienze per migliorare la propria azione di valorizzazione, promozione e difesa del territorio e delle peculiarità del nostro ambiente è un valore aggiunto».

Per vedere diventare un parco unico il plis dei Mulini e il plis del Roccolo sarà necessario seguire la regolamentazione di settore che, come sottolinea Spirito, «mira proprio ad unificare realtà locali, in un'ottica di semplificazione e efficentamento del servizio reso. Il nostro impegno in tal senso sarà massimo perché profondamente crediamo in questa opportunità, tant'è che era tra i nostri impegni elettorali. L'impegno sarà per noi massimo e sono certo di trovare il favore di tutta la nostra amministrazione comunale, minoranze incluse. In ogni caso, continueremo a sostenere, in tutte le sedi e nei modi opportuni, la difesa del nostro territorio e del nostro ambiente dai continui attacchi».

E il riferimento, qui, è alle ultime vicende che hanno visto tristemente protagonista il parco del Roccolo. In particolar modo l'insediamento del maxi allevamento di galline ovaiole a Busto Garolfo e la questione della cava Solter, a cui cittadini, associazioni, Comuni e esponenti regionali hanno dimostrato più volte e con forza la propria contrarietà.

«Certamente le necessità di governo istituzionale e le azioni di analisi di sostenibilità delle richieste di utilizzo del territorio e se del caso di loro contrasto se ambientalmente e normativamente non praticabili, non faranno venir meno la gestione ordinaria, i cui effetti sono anche quelli più percepiti e percepibili dai cittadini – commenta Alfio Colombo, presidente del Comitato di Coordinamento del Plis del Roccolo -. Alcuni dei temi ed iniziative su cui operare sin dai prossimi mesi saranno ad esempio la riscrittura del piano ambientale del parco, oramai vecchio di quasi 2 decenni, nonché azioni di facilitazione del godimento fruitivo del parco (lotta alle microdiscariche, nuova cartellonistica, miglioramento della viabilità minore, implementazione dell’educazione ambientale a beneficio dei minori ecc.) e la messa in evidenza dei caratteri agricoli in esso presenti o potenziabili quali i prodotti locali tipici e nuove pratiche agricole a sostituzione del reddito (gli agricoltori custodi del territorio)».

Redazione
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Pubblicato il 08 Febbraio 2018
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