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Tra Comune di Vanzago e Regione Lombardia è guerra sul piano cave

Rircorso al Consiglio di Stato della Regione contro la sentenza che diede ragione a Vanzago a prroposito dell’Ambito Territoriale Estrattivo nella zona che lambisce Valdarenne e Mantegazza

"Errare è umano, perseverare è…" : partono da questa considerazione i portavoce del Comune di Vanzago per annunciare l'ultimo sviluppo della "contesa" che vede il Comune opposto alla Regione Lombardia a proposito del piano cave regionale. "Il vecchio adagio sugli errori commessi e sulla continua loro perpetrazione viene citato perché risulta incomprensibile l’insistenza con la quale Regione Lombardia persevera nel voler inserire l’area in Vanzago adiacente a Valdarenne e Mantegazza nell’Ambito territoriale estrattivo G7 localizzato in Pregnana" spiegano infatti i portavoce del Comune in una nota..
"L’11 gennaio 2018, infatti, è stato notificato all’avvocato del Comune di Vanzago il ricorso al Consiglio di Stato firmato dal Presidente Pro Tempore di Regione Lombardia, Roberto Maroni, contro la sentenza n° 2125/2017 del 10.11.2017 del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia Sezione Quarta, sentenza che diede piena ragione al Comune di Vanzago in merito alla difesa del territorio dell’Ambito Territoriale Estrattivo di cava ATEg7 presente nel Parco Agricolo Sud Milano nella zona che lambisce Valdarenne e Mantegazza – è l'ultima novità di questi giorni di inizio 2018 -. Cosa deve fare un Comune per difendere i priori cittadini e il proprio territorio, in particolare quello più pregiato inserito nel Parco Agricolo Sud Milano e nel corridoio della Rete Ecologica Regionale che si collega all’Oasi del WWF, dalle attività di escavazione e, nell’ultimo decennio, anche quelle di trattamento delle terre e rocce da scavo e di recupero di rifiuti inerti?".
Gli amministratori di Vanzago si chiedono "come mai Regione Lombardia ha così tanto interesse nell’inserire questi 83mila metri quadrati situati in Vanzago nel Piano delle Cave, dopo che vari enti e vari gradi di giudizio hanno stabilito che non c'è motivo perché tale area sia inserita nell’ATEg7?
Perché i cittadini di Vanzago devono spendere decine di migliaia di € in processi per far fronte agli errori di Regione Lombardia, quando sarebbe più opportuno che Regione Lombardia rispettasse il nostro territorio?"

Nella stessa nota il Comune di Vanzago ricorda i passaggi che hanno preceduto il ricorso di questi giorni: 
– nel 2004 l’allora Provincia di Milano adottò un Piano Cave senza alcuna area in Vanzago
– nel 2006 Regione Lombardia, con propria delibera di consiglio VII/166/2006 – senza coinvolgere né Provincia né Comune – estese il Piano Cave con l’ATEg7 in Vanzago per soddisfare gli interessi del privato che svolgeva attività di escavazione in Pregnana Milanese. Per inciso, si noti che l’escavazione avrebbe dovuto terminare con la riqualificazione nel 2010, in base al convenzionamento con il Comune di Pregnana Milanese
– nel 2009 anche il Tribunale di Rho e poi nel 2010 quello di Milano dichiararono impossibile svolgere attività estrattiva nel parte del territorio di Vanzago nella fascia di 150 m vicina alle abitazioni, dando ragione ad un privato che si è dovuto rivolgere ai giudici per difendere la propria salute
– dopo lungo penare e varie lotte giudiziarie, con sentenza n. 3473/2012 il 13 giugno 2012 il Consiglio di Stato diede piena ragione a Comune di Vanzago e annullò le modifiche al Piano Cave introdotte dalla Regione Lombardia
– finalmente il 25 marzo 2014, con deliberazione n. X/343, il Consiglio Regionale della Lombardia ha definitivamente stabilito che l’ATEg7 non comprende l’area sita in Comune di Vanzago, di fatto correggendo “l’errore” fatto nel 2006.
– non soddisfatta di questa decisione, l’impresa Bellasio presentò nel 2014 ricorso al TAR Lombardia per annullare tale decisione e tornare così a cavare in Vanzago
– il TAR, con sentenza n° 1407/2015, confermò l’impossibilità di estendere l’ATEg7 in Vanzago ma accolse solo il 7° motivo di lamentazione dei Bellasio poiché Regione non aveva motivato adeguatamente l’esclusione anche per il solo stoccaggio
– per correggere questo errore, Regione Lombardia nel febbraio 2016 approvò la Deliberazione di Giunta n°4795/2016 e riallargò l’ATEg7 in Vanzago, limitando l’area al solo stoccaggio di materiale di cava e tracciando l’area inibita a qualsiasi attività di cava a 150 metri dalle case
– a questa scelta errata della Regione il Comune di Vanzago fece ricorso al TAR a fine 2016 e, come anticipato, nell’ottobre 2017 il TAR diede ancora torto alla Regione poiché aveva errato nuovamente.
Sulla gestione dell’ATEg7 è imbarazzante elencare la sequela di errori di Regione Lombardia, in particolare:
– nel 2004-2006 per aver introdotto Vanzago nell’ATEg7, errore corretto solo nel 2014 dopo tanta fatica e vari gradi di giudizio
– nel 2014 per non aver sufficientemente motivato l’esclusione della possibilità di stoccare materiale di cava in Vanzago, errore acclarato nel 2015
– nel 2016 per aver reintrodotto una seconda volta nell’ATEg7 il territorio di Vanzago, seppur per il solo stoccaggio

Si arriva così all'ultimo passaggio e alla decisione di Regione Lombardia di insistere nuovamente nel 2018 per chiedere ragione al Consiglio di Stato che – di fatto – si possa reinserire Vanzago nell’ATEg7.

"Il Comune di Vanzago è fermamente contrario all’ampliamento sul proprio territorio delle attività della cava situata in Pregnana, sia per l’attività estrattiva sia per l’attività di deposito di materiali di cava sia per il deposito di rifiuti – si conclude la nota -. Non è possibile permettere ad una cava di lavorare in questa maniera e realizzare cumuli alti fino a 10 metri, creando rumori e polveri che si diffondono, specialmente nelle giornate secche o ventose, sulle case che si trovano a Mantegazza e Valdarenne ad una distanza inferiore ai 500 metri dai cumuli stessi, per non parlare degli altri disagi per l’ambiente".
L’auspicio degli amministratori vanzaghesi è dunque che è che il Consiglio di Stato respinga il ricorso di Regione Lombardia riportando definitivamente lo strumento pianificatore al 2004 – ben 14 anni fa – quando Vanzago non era inserito dall’ATEg7 e che "il nuovo Piano Cave, che la Città Metropolitana di Milano sta realizzando e che entrerà in vigore dopo il 2019, limiti definitivamente l’ATEg7 solo in Pregnana Milanese". Infine il Comune auspica che "la ditta Eredi di Bellasio E. snc rimuova al più presto i depositi di terre e rifiuti abbandonati in Vanzago e sia obbligata a riqualificare tutta l’area, riportandola alla sua destinazione agricola all’interno del Parco Sud".

Redazione
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Pubblicato il 22 Gennaio 2018
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