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Spettacolo teatrale alla “S.Giulio”

La professoressa Ivana Morlacchi spiega le ragioni per cui ha scelto di credere nel progetto in lingua inglese...

Non sembra arrendersi la Scuola Media “San Giulio” di Castellanza nel modo di presentarsi. Da tempo, ha sempre posto in primo piano, sin dai primi anni di scuola media, un’ottima preparazione da dare ai propri studenti nella conoscenza delle lingue. Una visione, questa, che travalica i confini nazionali per cimentarsi con mete culturali più ambiziose al fine proprio di garantire una formazione completa.

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Scuola Media S.Giulio: Chiusura anno scolastico - giugno 2015 4 di 16

– Prof.ssa Morlacchi  se mi permette è stata un po’ testarda nel credere in questo progetto.

Si! Sono un po’ testarda, ma molto aperta alle sperimentazioni e all’ascolto. Mi definisco una testarda anomala. Non ho mai messo in dubbio la scelta che ho fatto, cioè quella di offrire al nostro territorio un’esperienza nuova come quella della nostra scuola media. Oggi si investe tantissimo in altri settori ma molto poco sulla formazione. Non nascondo qualche timore iniziale, ma solo con una caparbia testardaggine le cose si ottengono.

– E’ stata testarda anche nel voler creare questa scuola diversa dalle altre, dando ampio spazio alle lingue pur senza snaturare le altre discipline.

Esatto! Volevo una scuola diversa, che preparasse gli studenti ad agire autonomamente. Che avesse come principale finalità, l’acquisizione di competenze linguistiche di alto livello. La nostra scuola investe moltissime risorse su questo. Molti pomeriggi vengono dedicati ad insegnare un metodo di studio ai nostri ragazzi, a costruire quell’involucro in cui lo studente verserà i propri contenuti. Inoltre ogni inizio anno la nostra scuola vive l’esperienza delle vacanze all’estero. Questo serve per potenziare maggiormente le lingue.  Non è un lavoro facile, occorre tempo e pazienza, tanta pazienza! Ma crediamo in quello che facciamo. La gioia vera, ve lo posso assicurare,  è ricevere semplici grazie da parte dei genitori dei nostri alunni.

– Arrivamo alla novità di venerdì 5 giugno…

Beh! È difficile non nascondere certe emozioni, ma la giornata di venerdì è il risultato del progetto per cui la nostra scuola è nata, cioè riuscire a dare una forte padronanza delle lingue straniere. "The Happy Prince and the Selfish Giant” è lo spettacolo in inglese, tratto da 2 racconti di Oscar Wilde, che gli alunni della classe 3^ A della scuola media San Giulio, hanno messo in scena  nell'aula magna dell'Istituto, per salutare compagni e professori con cui hanno condiviso un percorso di tre anni e spiccare il volo verso il proprio futuro.   Un doveroso ringraziamento va fatto alla prof.ssa Luciana Ferrari, che ha curato nei minimi dettagli lo spettacolo. Uno spettacolo frutto di un lavoro durato 3 anni che ha visto per la prima volta, tra le scuole medie della nostra zona,  l'introduzione del CLIL. Fare CLIL è una pratica ancora poco diffusa nella scuola di primo grado perché si pensa spesso che il livello linguistico raggiunto, non consenta il suo uso  per affrontare un argomento di una disciplina non linguistica. Il presupposto della scuola è stato invece, che iniziando dalla prima media si sarebbe potuto ottenere un duplice vantaggio: aggiungere alle ore 3 ore curricolari altre 5 ore settimanali con la madre lingua inglese e trasmettere ai ragazzi il messaggio che la lingua straniera  è uno strumento  per la comunicazione di  informazioni, e che non è soltanto un oggetto di studio in sé. Per gli alunni, la conoscenza della lingua inglese è diventata necessaria per un fine esterno a se stessa e questo nuovo bisogno ha fatto della sua padronanza una necessità con la conseguenza di aver migliorato ed aumentato la motivazione ad imparare.

– Si sussurra in giro che il prossimo anno la “San Giulio” non avrà la classe prima alle medie. E’ vero?

Si  “sussurra” senza ragione!  La classe prima media c’è, confermo che ci sarà il prossimo anno. Le dico soltanto che anno dopo anno cresciamo. Il Collegio docenti ha già presentato nuovi progetti per rendere la nostra scuola ancora più aperta e internazionale. Posso confermare che da questo punto di vista la nostra scuola non ha nessuna crisi d’iscrizioni. Fa piacere che qualcuno “sussurri” su di noi, vuol dire che ci siamo. 

In merito al progetto della scuola media S.Giulio, questo il commento invece della prof.ssa Ferrari: "L’idea di questo spettacolo è nata innanzitutto da un intento formativo: dare alla classe una meta comune, una rappresentazione di fine ciclo in cui tutti potessero esprimere al meglio le proprie potenzialità e collaborare per la riuscita finale.  Si sono scelti i personaggi tenendo conto non solo delle abilità ma anche delle aspirazioni di ciascuno: quasi per tutti era la prima esperienza di recitazione ma l’atmosfera di gioco che si respirava durante le prove è stata di stimolo per la maggior parte di essi a mettersi alla prova. Chi era meno propenso alla recitazione, ha voluto dare il proprio contributo nella preparazione della scenografia: c’è sempre molto da fare per allestire uno spettacolo e il loro lavoro è stato importantissimo.  Dato che i due racconti di Oscar Wilde che abbiamo riadattato avevano come tema principale l’attenzione per l’altro, soprattutto per i deboli della Terra, ho trovato molte canzoni di Michael Jackson adatte a fare da colonna sonora. Il coro finale non poteva che essere “Heal the world” che ha fatto visto i ragazzi protagonisti di un coro con abbraccio finale che ha fatto commuovere molti di noi". 

 

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Pubblicato il 08 Giugno 2015
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