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Giovanni Congi è il candidato di Lega e Fratelli d’Italia alle prossime elezioni ad Arese

Classe 1968, Congi ha fatto parte per vent'anni dei "Baschi verdi" della Guardia di Finanza e oggi è avvocato penalista e tributarista.ì

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Lega e Fratelli d’Italia scelgono Giovanni Congi per le prossime elezioni amministrative di Arese, che tornerà alle urne domenica 14 e lunedì 15 maggio per scegliere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale dopo i dieci anni di amministrazione guidati da Michela Palestra, eletta in consiglio regionale alla tornata di metà febbraio nelle file del Patto civico per Majorino Presidente.

Classe 1968, Congi è originario di Gubbio e per studio e lavoro ha vissuto a Roma, Messina, Trieste, Palermo e Milano prima di “approdare” ad Arese nel 1997 dove tuttora vive insieme alla sua famiglia. Laureato in Giurisprudenza, in Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria e in Scienze Politiche, per vent’anni ha fatto parte dei “Baschi verdi”, il reparto Antiterrorismo e Pronto Impiego della Guardia di Finanza, dove come Tenente Colonnello ha ricoperto diversi incarichi di comando, tra cui l’Antiterrorismo a Palermo e l’attività investigativa nel filone “Mani Pulite” a Milano. Congedatosi col grado di Colonnello, esercita oggi la professione di avvocato penalista e tributarista.

«Amo questa città e non accetto più di vederla regredire anno dopo anno – sottolinea Congi -. Non è nel mio stile fare polemiche sterili e inutili né, tantomeno, denigrare il lavoro di chi si è occupato della cosa pubblica negli ultimi dieci anni. Però, che Arese abbia necessità di una nuova gestione è un dato di fatto. Non servono sondaggi online o camminate per le vie di Arese per chiedere ai cittadini cosa non va e cosa vorrebbero dal prossimo sindaco e dalla prossima giunta; basta vivere la città e guardarsi attorno per cogliere il decadimento delle strade, dei parchi, del centro storico, della periferia urbana. Per non parlare poi della desertificazione del piccolo commercio: non passa praticamente giorno senza che un negozio chiuda. Basta ascoltare gli aresini il sabato mattina al mercato, o fuori dalla chiesa dopo la messa, o in piazza quando ci si trova per un gelato, un caffè o un aperitivo con gli amici e in tanti altri momenti della vita quotidiana, per percepire il disagio diffuso e crescente tra la gente».

«Da diversi anni la sensazione di degrado, di incuria, di trascuratezza, di insicurezza, in sintesi di inefficienza dell’attuale macchina amministrativa, è sempre più forte e pervasiva – prosegue l’aspirante primo cittadino -. E sempre più cittadini la pensano come me. Per chi viene da fuori, soprattutto per i nuovi residenti, Arese appare sicuramente come un Eden, specie se confrontata con Milano o altri comuni dell’hinterland. Ma per chi ad Arese ci è nato e ci vive da sempre o per chi, come me, qui ha trascorso più di metà della sua vita, il paragone tra l’Arese di ieri e l’Arese di oggi viene spontaneo e il giudizio è impietoso, tranciante e totalmente negativo. Arese va ripensata, riqualificata, rigenerata».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Aprile 2023
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