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Da Lella Costa a Beppe Servillo, a Rho la mini-rassegna teatrale per un «ritorno alla bellezza»

Generica 2020

Una mini rassegna per i mesi di novembre e dicembre 2021 per riavviare l’attività teatrale in città a Rho con 4 spettacoli per adulti e 2 per gli spettatori più piccoli: questa è la proposta NUMERO.0 dell’Amministrazione comunale che si terrà all’Auditorium “Padre Reina” di via Meda 20. Il cartellone è stato definito con la preziosa collaborazione del Teatro Franco Parenti diretto da Andrée Ruth Shammah e il supporto organizzativo del CSBNO.

Breve ma di grande intensità e spessore, il cartellone inizia a novembre e prevede la presenza di grandissimi nomi come Lella Costa, che in INTELLETTO D’AMORE (23 novembre) ci propone le donne di Dante Alighieri in modo insolito e diretto. Segue la rivisitazione delle canzoni di Lucio Battisti in PENSIERI E PAROLE (28 novembre) da parte di Peppe Servillo, uno dei più originali interpreti della canzone italiana e cinque grandi musicisti di jazz Javier Girotto sax, Fabrizio Bosso tromba, Furio Di Castri contrabbasso, Rita Marcotulli pianoforte, Mattia Barbieri batteria.

A dicembre si prosegue con DELICATO COME UNA FARFALLA E FIERO COME UN’AQUILA (4 dicembre): il mondo libero di Antonio Ligabue rappresentato da una performer d’eccellenza, Elisabetta Salvatori. Il 18 dicembre la mini rassegna termina con LOCKE, trasposizione teatrale di un grande successo cinematografico diretto da Steven Knight affidata a Filippo Dini, attore e regista tra i più interessanti del panorama teatrale italiano.

Anche per i più piccoli sono in programma 2 spettacoli che li sapranno catturare: RAPERONZOLO previsto proprio il 20 novembre, Giornata internazionale dei diritti dei bambini e degli adolescenti, che narra la storia di una mamma e della sua bambina. Si conclude il 12 dicembre con RODARIDIAMO, un viaggio con i personaggi più stravaganti, nati dalla penna di Gianni Rodari, che farà vivere un’avvincente storia di fate, di guerra e di telefonate mancate.

“In gran corsa è stata organizzata una prima rassegna teatrale, anzi una mini rassegna, come segnale di ripartenza con la gioia di ritornare a teatro e la bellezza – afferma l’Assessora alla Cultura, Valentina Giro -. Il titolo NUMERO.0 vuole proprio indicare che questo cartellone rappresenta un primo assaggio delle prossime rassegne. Per questo sforzo organizzativo ringrazio il Teatro Franco Parenti che ci ha proposto eventi di alta qualità e profilo, confermandosi un partner prezioso e naturalmente il CSBNO e gli uffici.”

Gli spettacoli sono in Auditorium “Padre Reina” in via Meda 20 con i seguenti orari: spettacoli per adulti ore 21.00, spettacoli per bambini ore 16.00.

GREEN PASS OBBLIGATORIO

Prezzi e abbonamenti

Prezzi: Biglietto singolo 19 euro intero; 16 euro ridotto

Riduzioni: over 65, under 26, dipendenti comunali, gruppi convenzionati, tessera +Teca

Abbonamento 4 spettacoli: intero 64 euro, ridotto 52 euro

Spettacoli per bambini: Posto unico 5,00 euro, Biglietto famiglia 16,00 euro (4 persone)

Rivendita abbonamenti e biglietti dal 15 novembre: Centrho, p.zza San Vittore, 19

on-line: www.mailticket.it | info: Centrho 02.93332223 | www.comune.rho.mi.it

RIMBORSI VIVATICKET

Ricordiamo che è possibile tramite Vivaticket chiedere il rimborso per chi aveva richiesto il voucher, a questo link:

https://shop.vivaticket.com/ita/rimborsi

mail per assistenza hdvoucher@vivaticket.com (scrivere nell’oggetto CSBNO)

PROGRAMMA

23/11/2021 ore 21.00

INTELLETTO D’AMORE Dante e le donne

con Lella Costa

scritto da Gabriele Vacis e Lella Costa

regia di Gabriele Vacis

una coproduzione Mismaonda e Teatro Carcano

in collaborazione con RSI – Radio Svizzera italiana

“Nella divina commedia i personaggi femminili non sono molti. Ma quelli che ci sono, sono determinanti. Basti dire che ad accompagnare Dante nel paradiso è una donna: Beatrice. Scelta coraggiosa, perché la donna, in questo modo, assume un ruolo sacerdotale, guida spirituale che precede un uomo nel cammino verso la salvezza. Uno scandalo per il medioevo del sommo poeta. Ma anche oggi, in fondo.”

Il racconto scritto da Gabriele Vacis e Lella Costa sceglie alcune tra le donne di Dante e le fa parlare direttamente al pubblico, in modo confidenziale, da prospettive “insolite”.

“Naturalmente c’è Beatrice, ideale dell’amore puro del poeta, ma anche di tanta gente da settecento anni in qua. E poi c’è Francesca che finalmente ci spiegherà perché Dante l’ha mandata all’inferno insieme al suo Paolo. Ci sarà Taide, la prostituta delle Malebolge, costretta ad annaspare nel letame per un motivo ben diverso da quella che è stata la sua “professione”. E Gemma Donati, la moglie del poeta, madre dei suoi figli, che spiegherà come si convive con l’ideale amoroso di tuo marito, se non sei tu. La narrazione delle protagoniste della vita artistica e privata del poeta si muove tra gioco e ironia, tenendosi sempre fedele al vero storico e alla larga dalla parodia.” (Gabriele Vacis)

28/11/2021 ore 21.00

PENSIERI E PAROLE

Omaggio a Lucio Battisti

con Peppe Servillo voce, Javier Girotto sax, Fabrizio Bosso tromba, Furio Di Castri contrabbasso, Rita Marcotulli pianoforte, Mattia Barbieri batteria

Arrangiamenti di Javier Girotto

Dopo oltre dieci anni di sodalizio artistico, uno dei più originali interpreti della canzone italiana e cinque grandi musicisti di jazz si ritrovano per affrontare l’universo poetico di Lucio Battisti.

“Abbiamo deciso con Pensieri e parole di reinterpretare l’autore più intimo, lirico e personale della canzone italiana, Lucio Battisti. Popolare e sofisticato, italiano e solitario, costruttore e inventore di una canzone che resta intimamente patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi. Cantare nuovamente le sue canzoni, da Mogol a Panella, è la possibilità per noi di rileggere una nostra storia minore e quotidiana che tanto ci suggerisce e commuove” (Peppe Servillo)

Una sfida particolarmente impegnativa per l’assoluta particolarità del repertorio: l’originalità delle canzoni, il loro essere così diverse tra di loro nella musica e nei testi, così intrise da un’inesauribile vena compositiva, potrebbe rendere arduo il lavoro di affrontarle senza farne delle vere e proprie “cover”.

Gli arrangiamenti di Girotto e il genio teatrale di Peppe Servillo riescono a tracciare un nuovo percorso, suggestivo e inaspettato, attraverso venti grandi canzoni di Battisti. Un percorso ricco di sapori latini, ritmi avvolgenti, storia, emozioni e grande pathos.

Da “Il mio canto libero” a “Penso a te”, la maestria di Peppe Servillo, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio di Castri e Mattia Barbieri si mette al servizio di questo straordinario autore, abbattendo i confini che separano il mondo della canzone da quello del jazz e dell’improvvisazione per portare il pubblico in un territorio aperto: quello della grande musica e della magia dei suoni.

04/12/2021 ore 21.00

DELICATO COME UNA FARFALLA E FIERO COME UN’AQUILA

Il mondo libero di Antonio Ligabue

con Elisabetta Salvatori

testo di Elisabetta Salvatori e Marzio Dall’Acqua

Elisabetta Salvatori porta in scena un lavoro ispirato alla vita del pittore Antonio Ligabue. Si tratta di uno spettacolo di narrazione: la performer passa dal racconto in terza persona ad alcuni primi piani interiori volti a penetrare l’anima tormentata dell’artista.

Il pittore era solito andare in giro con uno specchio appeso al collo, talvolta riflettendosi per spalancare la bocca ed emettere orribili suoni gutturali, simili a ruggiti. L’attrice propone il rito più volte interrompendo il flusso della narrazione.

La tela al centro della scena non rimarrà bianca: più volte la raccont-attrice si avvicina, dipinge qualcosa, ma solo alla fine dello spettacolo sarà chiaro di cosa si tratta.

La storia desolante di un uomo solo, tradito e abbandonato da tutti, che trova la propria personale umanità nel rapporto con gli animali e con la natura, viene narrata con pacatezza; l’attrice non scivola mai verso tonalità patetiche.

Attraverso il racconto si fa strada una sorta di pietas, il ruggito si fa qualcosa di diverso dal richiamo bestiale dell’inizio; la voce della Salvatori si sostituisce alla madre e alla donna che il pittore non stringerà mai, in un abbraccio a distanza, sensuale e salvifico. Lo spettacolo si chiude con il funerale di Antonio, il suono di una banda accompagna l’attrice che esce di scena gridando con gioia frasi in dialetto emiliano: un crescendo emozionante e toccante.

L’anima tormentata del pittore è salva, la porta via con sé la donna in bianco, la donna che porta il nome di sua madre, la donna che gli ha restituito la voce. Sulla tela ormai è perfettamente riconoscibile il muso di una tigre che spalanca le fauci.

18/12/2021 ore 21.00

LOCKE

di Steven Knight

interpretazione e regia Filippo Dini

scene e costumi Laura Benzi – luci Pasquale Mari

colonna sonora Michele Fiori

(Sistema audio in olofonia “HOLOS”)

regia del suono David Barittoni

produzione Teatro Franco Parenti

Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Teatro Stabile di Torino

Dal grande successo cinematografico diretto da Steven Knight con protagonista Tom Hardy, in scena la trasposizione teatrale affidata a Filippo Dini, attore e regista tra i più interessanti del panorama teatrale italiano. Un uomo esce da un cantiere, si sfila un paio di stivali da lavoro e sale su una bella auto. Qui inizia il suo viaggio. Durante il tragitto, Locke parla al telefono con altre persone. Non conosciamo le sue emozioni e i suoi pensieri, ma sono le telefonate a raccontarci la sua storia ed è la forma dei suoi rapporti a svelarcelo. Locke è un uomo borghese: ben vestito, con un buon lavoro, un buon reddito e una bella famiglia. A casa lo aspettano due figli, una moglie, la partita alla tv, le birre e il barbecue. Il cantiere al quale lavora è la costruzione di un edificio di grande prestigio e per la mattina seguente è prevista “la più grande colata di calcestruzzo dell’edilizia urbana londinese”. Tutti si fidano di lui, ha tutto sotto controllo, è “il più bravo capocantiere d’Inghilterra”. Quella notte però Locke non torna a casa, ma parte per un lungo viaggio. Succede qualcosa che cambierà per sempre la sua esistenza e compirà una scelta che distruggerà la sua vita per come l’ha conosciuta e costruita fino a quel momento. Un testo sull’assunzione di responsabilità e sull’estrema fragilità degli edifici morali sui quali costruiamo le nostre famiglie e le nostre sicurezze.

Spettacoli per Bambini

20/11/2021 ore 16.00

RAPERONZOLO

regia Michele Mori

drammaturgia creazione collettiva

con Eleonora Marchiori, Giulio Canestrelli

aiuto regia Anna De Franceschi

coreografie Valentina Dal Mas

pupazzi Roberta Bianchini

scenografia Alberto Nonnato

musiche originali Veronica Canale e Emma Grace Arkin

costumi Antonia Munaretti

disegno luci Matteo Pozzobon

tutoraggio alle marionette Ilaria Olivari/Teatro Hilaré

età: dai 5 anni

produzione StivalaccioTeatro

con il sostegno di Fondazione Teatro Civico di Schio

Questa è la storia di una mamma e della sua bambina. Una storia che parla di amore e di crescita, ma anche di separazione.

La nostra Raperonzolo è frutto dell’amore di due genitori qualunque, non di un re e di una regina, ma allo stesso modo di una principessa verrà cresciuta, ricoperta d’affetto e regali, dolcezza e attenzioni che pian piano diventeranno sempre più soffocanti. Tutta colpa di una mamma fin troppo protettiva, gelosa della propria bambina e proprio per questo disposta a tutto pur di proteggerla. Ma non si può tener legato l’amore e arriverà un giorno in cui Raperonzolo non vorrà più essere trattata da bambina e sentirà la voglia di scoprire il mondo e di seguire le proprie passioni. Ecco quindi i primi scontri tra madre e figlia, tra Raperonzolo e quella che ai suoi occhi diverrà una strega cattiva.

Può succedere, come scrive Joël Pommerat, di mescolare la fiaba e la vita. Non è raro quindi, di ritrovare nella storia di Raperonzolo, certi comportamenti, certe frasi, certi personaggi che ci ricordano proprio il nostro quotidiano. Nello spettacolo giochiamo con il rapporto tra una mamma premurosa e la sua bambina che pian piano diventa grande, spiamo con dolcezza, e senza mai giudicare, la paura di una madre nel veder partire la propria piccola, il tutto affrontato con semplicità e divertimento, nello stile proprio della compagnia Stivalaccio Teatro.

Il teatro di figura e le partiture fisiche saranno la chiave, insieme al linguaggio comico, per catturare piccoli e grandi spettatori.

12/12/2021 ore 16.00

RODARIDIAMO Quando la grammatica è un gioco

con Letizia Buchini, Enrico Cavallero, Daniele Tenze

di Enrico Cavallero e Chiara Cardinali

regia di Enrico Cavallero e Chiara Cardinali

musiche originali Rosario Guerrini, testi Chiara Cardinali

costumi Elisa Bolognini, Lara Baccaglini

pupazzi Chiara Cardinali, scene Enrico Cavallero

luci e fonica Matteo Clemente

produzione a.ArtistiAssociati

età consigliata: 4/10 anni

durata: 55 minuti, atto unico

tecniche di rappresentazione:

teatro d’attore con pupazzi e oggetti animati

Siete pronti ad intraprendere un caleidoscopico viaggio guidati dai personaggi più stravaganti, nati dalla penna di Gianni Rodari e a vivere un’avvincente storia di fate, di guerra e di telefonate mancate? “Ci saranno dei risvolti inaspettati, in questa storia!” Stragenerale Bombone Sparone Pesta Fracassone vuole fare la guerra ma i suoi soldati Giovannino Perdigiorno e Martino Testadura hanno poca dimestichezza con le parole….e gli ordini e i comandi del loro superiore li interpretano a modo loro! A nulla varrà l’intervento di Magogirò con i suoi strabilianti ordigni e del dott. Terribilis con le sue fantomatiche invenzioni! Fata Tin prega affinché la guerra non si faccia … le sue preghiere saranno esaudite?

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Novembre 2021
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