Con Antares Legnano una conferenza sull’astronomia nelle chiese antiche con Adriano Gaspani
Venerdì 10 ottobre 2025 alle 21 a palazzo Leone da Perego si parla di simbolismo cosmico nei luoghi di culto cristiani

Un viaggio tra scienza, storia e spiritualità animerà la serata di venerdì 10 ottobre a Legnano. L’Osservatorio Astronomico “Città di Legnano”, in collaborazione con Antares Legnano APS e con il patrocinio del Comune di Legnano, propone una conferenza divulgativa dal titolo “Leggere le chiese: astronomia e simbolismo cosmico nei luoghi di culto cristiani”. L’appuntamento è per le 21.00 in Sala Pagani a palazzo Leone da Perego, in via Gilardelli 10. Relatore della serata sarà Adriano Gaspani, archeoastronomo della Società Italiana di Archeoastronomia, esperto nel rapporto tra antiche architetture sacre e fenomeni celesti.
L’incontro sarà l’occasione per esplorare come l’orientamento delle chiese, le geometrie simboliche e le relazioni con il cielo abbiano svolto un ruolo fondamentale nella costruzione dei luoghi di culto, rivelando una connessione profonda tra fede e astronomia. La conferenza è a ingresso libero e rientra nelle attività di divulgazione scientifica curate da Antares Legnano APS, associazione naturalistica e astronomica attiva sul territorio da cinquant’anni, con sede in via Ronchi 78. L’iniziativa si inserisce nel programma autunnale di incontri culturali a Legnano ed è pensata per un pubblico ampio, dagli appassionati di astronomia a chi è interessato al patrimonio storico-religioso.
Astronomia e spiritualità nei luoghi sacri
Sin dagli albori del Cristianesimo era diffusa la tradizione di orientare i templi, o più in generale i luoghi di culto, secondo determinati criteri astronomici. In particolare era raccomandata la direzione est secondo il criterio denominato “Versus Solem Orientem” in quanto, analogamente ai pagani, anche per i cristiani la salvezza e la rinascita erano collegate alla generica direzione cardinale orientale. Gesù Cristo aveva come simbolo il Sole (Sol justitiae, Sol Invictus, Sol Salutis) e la direzione est era simbolizzata dalla croce, rappresentazione del simbolo della vittoria. La simbologia solare così direttamente collegata al Cristo richiedeva quindi un’attenta progettazione dei luoghi di culto e un altrettanto attenta loro orientazione rispetto alle direzioni astronomiche fondamentali. Comunque avvenne che differenti popolazioni, con differenti impostazioni culturali, orientassero le loro chiese lungo direzioni differenti da quelle raccomandate dalla Curia Romana, sia di tipo solare che stellare. Attualmente un occhio esperto che osserva una chiesa antica o medioevale si accorge della sua particolare orientazione astronomica e spetta all’Archeoastronomia fare luce, caso per caso, sulle tecniche geometriche, pratiche, simboliche ed esoteriche che determinarono le particolari orientazioni astronomiche dei luoghi di culto cristiani.
Adriano Gaspani
Fa parte dello staff dell’Osservatorio Astronomico di Brera (Milano), afferente all’I.N.A.F. (Istituto Nazionale di Astrofisica – Roma). Membro della Società Italiana di Archeoastronomia sin dalla sua fondazione, svolge le sue ricerche nel campo dell’Archeoastronomia con particolare riferimento ai periodi protostorico e medioevale in Europa. È autore di numerosi libri sulle conoscenze astronomiche dei popoli antichi.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.