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Il PGT di Legnano quartiere per quartiere: ecco come cambia il rione Oltrestazione

Prosegue con il rione Oltrestazione l'approfondimento quartiere per quartiere di LegnanoNews dedicato al nuovo PGT

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Come cambieranno gli 11 quartieri di Legnano con il nuovo piano di governo del territorio adottato a dicembre? Dopo MazzafameSan Paolo e Santi Martiri, prosegue con l’Oltrestazione l’approfondimento rione per rione di LegnanoNews sulle previsioni del nuovo PGT, per dare uno spaccato della Legnano di domani disegnata dallo strumento urbanistico messo in cantiere dall’amministrazione comunale, anche se va detto che alcune previsioni hanno solamente carattere orientativo per la progettazione degli interventi che verranno realizzati e sono quindi, per così dire, flessibili.

Quartiere da meno di 1,5 chilometri quadrati per 5.649 abitanti, più del 20% dei quali stranieri, per l’Oltrestazione il nuovo PGT prevede «di collegare non solo i servizi e creare nuove piazze, ma anche di guidare gli abitanti lungo percorsi piacevoli e sicuri, creando un itinerario continuo e coeso all’interno del quartiere».

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Via Venegoni e Piazza Vittorio Veneto

Tra i punti di partenza del sistema di connessioni a cui punta il nuovo piano di governo del territorio c’è «la riqualificazione e l’ampliamento dello spazio che comprende il parcheggio e la piazza di via Venegoni», all’altezza dell’ex Cinema Golden, insieme alla «ridefinizione del ruolo di Piazza Vittorio Veneto», con l’obiettivo di creare un sistema di piazze che diano «una nuova centralità» e uno spazio per la collettività nel quartiere.

Nei piani c’è l’estensione della pavimentazione fino a Piazza Vittorio Veneto e lungo via Carducci. Strada, quest’ultima, che non ha un’ampiezza tale da permettere in tutti i punti una progettazione “classica”, con la ridefinizione degli spazi carrabili, di quelli ciclopedonali e di quelli per la sosta: servirà quindi lavorare in chiave “shared street”, vale a dire zone in cui pedoni, ciclisti e veicoli convivano nello stesso spazio grazie a limiti alla velocità e ad un’adeguata pavimentazione, anche per creare spazi sicuri soprattutto per gli studenti e per tutti coloro che gravitano intorno alla scuola Carducci.

Intorno a piazza Vittorio Veneto, peraltro, grazie al progetto “L’Alto Milanese va in mobilità sostenibile” verrà realizzata una zona scolastica, ovvero un’area in cui sarà garantita una protezione particolare ai pedoni e all’ambiente vista la vicinanza di un edificio scolastico.

Alle Carducci la prima zona scolastica di Legnano, un’ area protetta per pedoni e ambiente

Lo stadio Mari

Il nuovo PGT punta anche a rivedere la “porta di ingresso” allo stadio Mari, tra i biglietti da visita non solo dell’Oltrestazione ma di fatto dell’intera città. È infatti previsto che venga ridisegnata l’area parcheggio di via Puccini, collegandola a via Palermo e a via Pisacane per migliorare l’accessibilità all’area: la rete di percorsi includerà anche via XX Settembre, collegandosi al nuovo sistema di piazze, e prevede il posizionamento di arredi urbani in particolare in via Venegoni e in via Puccini.

Nuovi percorsi ciclo-pedonali nell’Oltrestazione

Il PGT per l’Oltrestazione prevede anche una rete di percorsi ciclabili a completamento di quella già esistente: a partire dai quelli che rientrano nel tracciato della Bicipolitana su via XX Settembre, via Liguria, lungo l’asse su via Pisacane che costeggia anche la ferrovia in via Gaeta, su via Ferrara e su via Piacenza, oltre ai tratti che verranno realizzati attraverso quanto previsto dallo strumento urbanistico per gli ambiti di trasformazione e i piani attuativi che interessano la zona.

L’area ex Ansaldo

Per l’area ex Ansaldo – poco più di 55mila metri quadri tra via D’Annunzio, via Boccaccio, via Petrarca via Giordano Bruno – il nuovo PGT prevede la possibilità di far convivere diverse destinazioni d’uso con «l’obiettivo cardine di rigenerare attraverso la sua trasformazione un ambito produttivo storico e dal forte carattere identitario per l’intera città di Legnano».

Lì, dove i progetti potranno prevedere superfici coperte per un massimo di 26.600 metri quadri, la destinazioni d’uso principali sono quella residenziale (fino ad un massimo del 75%) e quella industriale e artigianale; rientrano comunque nel ventaglio delle possibilità ammesse anche le medie strutture di vendita fino al terzo livello – ovvero fino a 2.500 metri quadri di superficie di vendita -, i negozi di vicinato, gli esercizi per la somministrazione di cibo e bevande, strutture ricettive alberghiere e non, attività direzionali e professionali, laboratori e servizi pubblici o comunque di interesse generale.

Il progetto dovrà inoltre prevedere la cessione di un’area verde già attrezzata come parco urbano di almeno 25mila metri quadri, collegato ai percorsi ciclo-pedonali previsti per l’area e a quelli del vicino ambito di trasformazione, ovvero quello relativo al blocco sud della ex Franco Tosi. L’operatore dovrà inoltre provvedere alla piantumazione di filari alberati che facciano da schermo ai nuovi insediamenti e alla mitigazione da elementi come la ferrovia e gli edifici industriali dell’area.

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L’area ex Pensotti dove avrebbe dovuto sorgere il “Central Park Legnano”

L’area ex Pensotti

Snodo cruciale per il futuro del quartiere Oltrestazione sarà infine l’area ex Pensotti, la vecchia fabbrica di caldaie dove la giunta di Lorenzo Vitali aveva immaginato di realizzare quello che è entrato nella memoria collettiva come il “Central Park Legnano”: sette palazzi da 11 piani, interrati e sottotetto compresi, per un totale di 300 appartamenti, due edifici per attività terziarie e uno commerciale. Progetto solo in minima parte realizzato – solo una delle palazzine è stata effettivamente costruita – e poi a più riprese tornato sotto i riflettori: l’ultima lo scorso anno, quando la giunta Radice aveva “bocciato” la proposta di modifica alla convenzione stipulata nel 2008 formulata dalla società che nel frattempo ha acquistato l’area all’asta.

Detto che la convenzione, dopo le due proroghe triennali conseguite al “Decreto del fare” e al “Decreto Semplificazioni”, è ormai prossima alla scadenza, prevista per il prossimo 3 giugno, per l’area il nuovo PGT conferma come destinazione principale quella residenziale (fino ad un massimo del 70%), senza escludere dal novero dei possibili sviluppi i negozi di vicinato, gli esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, i servizi pubblici o comunque di interesse generale e le medie strutture di vendita fino a 800 metri quadri di superficie di vendita. Si parla nel complesso di possibili superfici coperte fino a 16.150 metri quadri su un’area da quasi 50mila.

Il progetto messo nero su bianco dal piano di governo del territorio adottato a dicembre prevede anche la cessione di due aree: una destinata a parcheggio e una verde, futuro parco urbano da 14mila metri quadri circa che dovrà essere “fornito” di alberi, percorsi ciclopedonali e arredo urbano. L’operatore, oltre al potenziamento delle alberature in via Firenze e in via San Bernardino, dovrà inoltre realizzare, due nuove strade di collegamento: una tra via Pisa e viale Sabotino e una tra via Parma e via Firenze, cui si aggiunge una rotonda all’incrocio tra via Parma e viale Sabotino.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Gennaio 2024
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