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Franco Brumana: “L’educazione alla legalità parta anzitutto dalla amministrazione comunale di Legnano”

Il consigliere di opposizione rimprovera all'amministrazione comunale di promuovere la legalità a Palazzo municipale ma ad essere la prima a non rispettare la trasparenza negli atti

Gli striscioni di Legalitalia (inserita in galleria)

La dibattuta questione della variante al PGT, ma anche la lotta per la sopravvivenza di alcuni edifici della Manifattura di Legnano e ancora prima i temi legati ad Amga, a Neutalia, all’inceneritore di Borsano stanno facendo davvero agitando  Franco Brumana, leader del Movimento dei cittadini. Oggi, dopo la pubblicazione di alcuni servizi sulla opportunità di educare alla legalità i funzionari del municipio, manifestata dal sindaco Radice, non  ce l’ha proprio fatta a trattenersi dal commentare con giudizi fortemente severi il comportamento dell’amministrazione comunale.

A Legnano “passi di legalità” per dire no alle mafie e promuovere la legalità

«Educare alla legalità il sindaco, la giunta e i consiglieri di maggioranza e gli amministratori di Amga  e di Neutalia – scrive Brumana – . Questo sarebbe il primo e più importante passo di un percorso per la legalità e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose. E’ indispensabile assicurare la massima trasparenza dell’amministrazione pubblica e garantire la più ampia partecipazione dei cittadini e delle minoranze perché l’illegalità e’ favorita dalla carenza di informazione. La giunta Radice si è viceversa caratterizzata in senso inverso in molte sue attività e soprattutto nelle operazioni riguardanti l’inceneritore e la proposta di nuovo PGT».

«Il nuovo PGT – prosegue Brumana – e’ stato presentato il 2 agosto tenendo rigorosamente segreta tutta la fase di preparazione e quando sono state sollevate le doverose critiche sono stati cancellati i documenti del PGT dal sito informativo del comune con la motivazione che altrimenti i cittadini si sarebbero confusi. (…) Non si può dimenticare che la Procura della Repubblica ha aperto un’ inchiesta penale sulle operazioni connesse al salvataggio dell’inceneritore che ha condotto all’acquisizione di una gran mole di documenti . In questa situazione ben vengano i piccoli passi verso la legalità ma siano preceduti da grandi passi per assicurare la doverosa trasparenza»

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Novembre 2023
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