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Il sindaco Radice: «Legnano è ricca ma sola, la risposta è nella città sociale»

Il sindaco Lorenzo Radice durante la presentazione della ricerca “Per il miglioramento del Welfare Locale” ha spiegato quale dev'essere la visione per il futuro della città di Legnano

La presentazione della ricerca “Per il miglioramento del Welfare Locale” al Castello di Legnano

Legnano è una città ricca ma sola, se si pensa che il 35% dei nuclei familiari ha un solo componente e questo ha effetti sulle relazioni e sulla percezione della sicurezza: meno sono le relazioni più acuto è il senso di insicurezza. Come rimediare? A domandarselo è il sindaco Lorenzo Radice durante la presentazione della ricerca “Per il miglioramento del Welfare Locale” voluta da SPI CGIL Lombardia e Ticino Olona e, condiviso con l’amministrazione comunale. Dallo studio è emerso che Legnano è meno vecchia di quel che si pensi, ma resta importante promuovere l’invecchiamento attivo per rendere la comunità più viva e migliorare la vita delle persone anziane e non solo.

Secondo il primo cittadino questa indagine restituisce quattro fotografie di Legnano: la città sola, la città delle barriere e delle cesure, la città dei non abitanti e la città degli “abitanti forzati”. «Voglio ringraziare SPI CGIL per aver realizzato questo studio sui bisogni sociali -ha sottolineato il sindaco Lorenzo Radice-. Per diversi ambiti amministrativi la legge obbliga a produrre studi e ricerche: per l’ambito sciale sembra che gli studi siano un di più. Invece le ricerche sono fondamentali per pianificare le azioni sociali, specie in momenti così complessi e ricchi di incognite, non possono essere lasciate al buon cuore. Nella spesa corrente il sociale -ambito in cui faccio rientrare, per la sua rilevanza, anche l’istruzione- vale quasi 20 milioni, un terzo della spesa. Penso che, a fronte di questo impegno di risorse, siano necessari studi per capire dove si orientano i bisogni e gli indicatori».

Una risposta a favore di una comunità capace di vivere pienamente a qualsiasi età, secondo il sindaco, si può trovare agendo sulla città delle barriere e delle cesure che limitano autonomia e relazioni di persone fragili, oltre che disabili. «Va in questo senso il lavoro che stiamo facendo per il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, ma siccome le barriere non sono soltanto fisiche, anche il lavoro con la commissione femminile e pari opportunità, la commissione nuovi cittadini e con i giovani, finalizzato a includere, a creare condizioni che facilitino la socializzazione. Come pure risponde a questa esigenza l’attenzione che stiamo riservando alla sistemazione degli spazi pubblici e delle piazze, per antonomasia i luoghi dell’incontro». La città, quindi, dovrà sempre più aprirsi per diventare un luogo di continua condivisione.

A saltare all’occhio è stato il dato della città dei non abitanti, ossia «chi esce ogni giorno dalla nostra città per andare a lavorare altrove -19mila persone ante covid – afferma il sindaco -. Servirebbe sapere anche chi viene a Legnano ogni giorno a lavorare. È un aspetto, quest’ultimo, da indagare e approfondire perché questo movimento crea dinamiche su cui è il caso di riflettere. La città degli abitanti forzati è invece quella di chi è costretto per diversi motivi a vivere in casa, non soltanto per fragilità e malattia, ma anche -per il loro lavoro le badanti, per cui è necessario avviare una riflessione per immaginare luoghi, magari in qualche spazio residuale inutilizzato del patrimonio abitativo, dove fare progetti di micro comunità per favorire gli incontri informali che rompano la solitudine». Per il sindaco questo studio restituisce la complessità della domanda sociale e la multidimensionalità delle risposte necessarie, al punto che «possiamo tranquillamente affermare che le politiche sociali non si facciano più soltanto con i servizi sociali: si fanno con gli interventi urbanistici, con le opere pubbliche, con la scuola, con la cultura e lo sport. Tutto deve concorrere a una città sociale».

Legnano, una città “giovane” che pensa all’invecchiamento attivo per far vivere la comunità

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Ottobre 2023
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