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Legnano, una città “giovane” che pensa all’invecchiamento attivo per far vivere la comunità

È quanto emerge dalla ricerca “Per il miglioramento del Welfare Locale”. A Legnano l’indice di vecchiaia (186,4 nel 2023) è più basso di quello rilevato mediamente per i comuni lombardi

La presentazione della ricerca “Per il miglioramento del Welfare Locale” al Castello di Legnano

Legnano non è una città vecchia, tutt’altro. Proprio per questo pensa a politiche utili a promuovere l’invecchiamento attivo per rendere viva la comunità. E per far ciò il Comune ha deciso di attingere alla ricerca “Per il miglioramento del Welfare Locale” presentata oggi, sabato 28 ottobre, nella sala Previati al Castello di Legnano. Studio promosso da SPI CGIL Lombardia e Ticino Olona e, condiviso con l’amministrazione comunale di Legnano, dal quale è emerso che l’indice di vecchiaia (186,4 nel 2023) è più basso di quello rilevato mediamente per i comuni lombardi con più di 50 mila abitanti (193). Il tasso di crescita della popolazione è infatti aumentato di +1,3% nel periodo 2013/2023. La popolazione anziana legnanese risulta, al confronto con il parametro regionale, più giovane: la quota degli over 80 è pari al 7,6% (contro l’8,8% regionale). Ma sono diversi i bisogni per rendere più viva la comunità che attualmente non trovano risposte.

«Avere la disponibilità di una ricerca sul campo di qualità ha costituito un’opportunità di grande rilievo per la nostra amministrazione – conferma Anna Pavan, assessore al Benessere e Sicurezza Sociale del Comune di Legnano -, perché significa sapersi mettere in gioco, improntando scelte politiche a quanto emerso, modificando, ove necessario, progetti e iniziative».

La presentazione della ricerca “Per il miglioramento del Welfare Locale” al Castello di Legnano

In città ci vuole più mobilità e socialità

Il progetto di ricerca inizialmente è stato pensato esclusivamente per gli anziani. Successivamente, è stato arricchito dal comune con un focus dedicato ai più giovani, perché l’obiettivo condiviso è quello di promuovere un sistema di welfare equo e intergenerazionale. Nello studio è emerso che il giudizio sul livello dei servizi sociali erogati è insufficiente, pari a 4 su una scala da 0 a 10.  Un’ulteriore criticità è legata all’informazione: meno della metà degli intervistati ha dichiarato di conoscere o di essere a conoscenza dell’esistenza di ciascuna delle 15 prestazioni indicate dal comune. In questo contesto è emersa la necessità di migliorare la mobilità pubblica così da favorire spostamenti più agevoli. È stato richiesta maggior attenzione alle politiche abitative, all’abbattimento delle barriere architettoniche mentre. In tanti hanno chiesto la realizzazione di nuove soluzioni abitative per le persone non autosufficienti (appartamenti protetti, centri polifunzionali, anche integrati con l’assistenza domiciliare e altri servizi). Per 251 degli intervistati è molto importante sostenere il contrasto al digital divide e favorire soluzioni contro la solitudine.

«Con il Comune di Legnano abbiamo portato avanti una ricerca che mette in evidenza le necessità specifiche del proprio territorio, parlando e dando voce ai suoi abitanti – afferma Daniele Gazzoli, segretario Generale SPI CGIL Lombardia –. In questo modo è possibile finalmente fornire un’offerta che risponda in maniera concreta e realistica ai desideri e bisogni della comunità, rendendola partecipe e attiva delle politiche della propria città. Speriamo che questa sperimentazione sia di stimolo anche per altre amministrazioni comunali. L’invecchiamento della popolazione non è un ostacolo allo sviluppo sociale ed economico: ci pone dinanzi a nuove sfide a cui bisogna rispondere in maniera efficace».

La presentazione della ricerca “Per il miglioramento del Welfare Locale” al Castello di Legnano

Il profilo della popolazione anziana di Legnano

Negli ultimi vent’anni, a Legnano la percentuale di anziani è passata da 18,4% a 23,6%. Dal 2011 al 2021, l’incidenza dei nuclei unipersonali è cresciuta dal 30,2% al 35,4%. Il 29% degli over65 vive da solo, una quota che si innalza fino al 36% se si considerano le persone più anziane. 1 cittadino su 4 vive in un nucleo composto da 2 persone e il 47% è over 65. Si assottiglia il numero dei familiari che sono in grado di fornire assistenza: l’indice Oldest Support Raio (OSR) (rapporto tra la popolazione dei 50-74 anni e gli over85 che fornisce informazioni sul numero di persone potenzialmente in grado di accudire un grande vecchio) a Legnano è pari a 9,1, un valore inferiore al 10,7 del 2013. Gli 853 trattamenti previdenziali ogni mille anziani rilevati nel 2023 a Legnano costituiscono un buon livello di copertura, più alto dei parametri regionali (824) e nazionale (739). La percentuale di legnanesi che fruiscono dell’assegno sociale è pari al 3,2% nel 2023, un valore più basso rispetto alla media regionale (3,5%) e nazionale (5,3%).

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Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Ottobre 2023
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