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“Ecco come è nata la rissa al luna park”. Il racconto di una liceale di Legnano e il video su TikTok

A parlare è una adolescente che dice di conoscere le persone coinvolte nella rissa avvenuta sabato al Luna Park di Legnano, perchè "ci esce insieme" ed era presente durante i fatti descritti anche da altre sue coetanee

«Non era una rissa organizzata. E’ partito tutto un annetto fa, quando alcuni ragazzi di Gallarate hanno accerchiato un ragazzo di Legnano: erano in 20 contro una persona. Da lì è iniziata una faida tra gruppi di ragazzi provenienti da paesi e città diverse».

A parlare è una liceale che dice di conoscere alcune persone coinvolte nella rissa avvenuta sabato al Luna Park di Legnano, perchè con quei ragazzi “ci esce insieme”. Fa parte di una delle tante compagnie di ragazzi che hanno età inferiore ai 18 anni e sciamano tra il centro e i parchi di Legnano. Il loro immaginario è spesso fatto di musica trap (l’idolo locale è Neza, radici algerine ma cresciuto a Legnano, milioni di views su YouTube) che parla dei problemi economici della famiglia e della fame di riscatto, soldi e successo da ottenere con ogni mezzo.

La ragazza era presente durante i fatti descritti anche da altre sue coetanee: «Quelli di Gallarate si sono uniti a “quelli” di Busto e sono iniziati gli scontri con il gruppo di Legnano. In realtà il povero ragazzo che si è preso la bottigliata in testa non c’entrava proprio nulla, è semplicemente finito in mezzo alla rissa. Ha detto di essere di Legnano ed è stato menato. Sempre al luna park c’era un altro gruppo di ragazzini di Canegrate che se l’è presa con un gruppo di più piccolini.  Io sono corsa a mettere in salvo mio fratello più piccolo che si sarebbe potuto trovare in problemi più grandi di lui. Quelli che che hanno fatto casino alla stazione dopo, sono altre persone ancora. C’è stato anche uno scontro con quelli della Security del luna park».

Un paio di video girano su TikTok: in uno si vede il fuggi fuggi generale dei ragazzi e nell’altro l’arrivo delle macchine dei carabinieri. Sotto alcune immagini c’è l’hashtag #l325 (L di Legnano, 3 sta per “e” e 20025 è il cap di Legnano) usato per identificare “quelli di Legnano” sul social più utilizzato dai giovani. l325 compare sempre più spesso anche sui muri della città, sulla pista del parco Falcone e Borsellino, oppure per firmare alcune bravate come la devastazione del centro sportivo di Marnate avvenuta qualche mese fa.

I social fanno certamente parte di molte di queste storie che, va detto, sono sempre avvenute ma non c’era modo di documentarle. Qui nascono i cosiddetti dissing (insulti tra gruppi diversi), nei messaggi diretti si passa alle minacce e agli appuntamenti e sempre sui social finiscono i video delle risse. Il sottofondo musicale è sempre lo stesso: la musica trap.

@scam_scam4 #pericolo #rissa #giostrelegnano ♬ suono originale – Scam

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Ottobre 2023
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