«Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie». Sabato 18 marzo, alle ore 15, le associazioni che da anni si battono in difesa dei diritti delle famiglie omogenitoriali si ritroveranno in piazza della Scala per protestare contro lo stop alla registrazione dei figli nati da coppie omosessuali. Tra queste ci saranno anche gli esponenti del collettivo dell’Alto Milanese CoTANgente nato in seguito alla manifestazione a favore del DDL Zan che si è tenuta il 28 novembre 2021 per le vie di Legnano.

L’appuntamento è per domani, 18 marzo, in stazione a Legnano alle 13.15 per raggiungere insieme il corteo a Milano: «È molto importante essere presenti  – è il commento della legnanese Federica Palma, tra le fondatrici del collettivo -. La mia speranza è che questa manifestazione serva per fare retrocedere questa decisione, in caso contrario i giovani avranno solo che ragione ad andare via dall’Italia. Parteciperemo alla manifestazione come collettivo perché teniamo alla tematica anche se tengo a precisare che siamo apolitici e che i componenti non sono tutti del mondo lgbt ma anche etero. Alcuni non saranno presenti perché lavorano».

Federica (nella foto a destra) si è unita civilmente in Comune a Legnano in piena pandemia con Chiara. «Lo ho fatto perchè desideravo fare un passo per tutte e tutti noi, per tutelare la persona che ho deciso di avere al mio fianco per il mio sentire», aveva  gridato sua moglie al megafono durante la manifestazione a Legnano del 2021. Come tutte le famiglie ore c’è il progetto di allargare la famiglia e di avere figli: «La bocciatura del regolamento Ue per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie gay ci scoraggia, però, in questa decisione- commenta Federica – siamo rimaste scioccate. È una questione di tutele che verrebbero a mancare. Non dobbiamo solo lasciare un futuro ambientalmente sostenibile ma anche socialmente. Io sono sinceramente preoccupata: dopo anni di lotte sui diritti civili stiamo retrocedendo e siamo sempre più distanti dall’Europa. Come disse il visconte Alexis de Tocqueville ( filosofo e politico ): “ Le società devono giudicarsi per la loro capacità di fare in modo che le persone siano felici”».

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