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Legnanese, “mamma” del Balletto Nazionale Ungherese, lancia una raccolta fondi per una Fondazione artistica

Per i giovani ungheresi una pioggia di medaglie in danza classica a Lecce, seguiti da una appassionata legnanese che sostiene una Fondazione per aiutare i ballerini in difficoltà economiche a partecipare a stage e a concorsi internazionali

balletto ungherese

«Che bello, ho appena finito di vedere le gare di danza classica e contemporanea a Lecce e le premiazioni. I “miei” bimbi hanno fatto 16 esibizioni e sono risultati tra i più bravi…», così ci scrive una lettrice. Si tratta della gara internazionale Domenico Modugno svoltasi la vigilia di Pasqua (http://live.bariballetcompetition.com/) e i bimbi di cui parla la lettrice appartengono al Balletto Nazionale Ungherese.

Ma cosa c’entra Legnano con Lecce e con l’Ungheria? Lo chiediamo a lei. “Guardando un balletto classico a Natale 2020 sono rimasta affascinata dalla bravura ma soprattutto dolcezza del ballerino protagonista. Non lo conoscevo, ho fatto ricerche su internet e scoperto che sono persone anche umanamente speciali, sia lui, Zoltan Solymosi, sia il fratello minore, Tamàs, direttore artistico del Balletto Nazionale Ungherese. Per Pasqua 2021 ero già riuscita a contattarli, ho scoperto che, oltre al loro contributo personale, hanno creato con altri una Fondazione (Magyar Állami Operaház Balettnövendékeiért Alapítvány) per aiutare i ballerini in difficoltà economiche a partecipare a stage e concorsi internazionali per avere poi reali opportunità di lavoro e ho aderito immediatamente alla Fondazione. Così ora mi sento un po’ “mamma” dei giovani ballerini che hanno danzato a Lecce. Felice per i loro successi e per le opportunità che ho contribuito a dare loro».

Per i giovani ungheresi c’è stata in effetti una pioggia di medaglie in danza classica: un bronzo, quattro argenti, cinque ori. E dieci borse di studio tra Italia, Slovenia, Zurigo e Vienna. Miglior danzatrice della manifestazione l’ungherese Katica Ruip e il premio speciale “Domenico Modugno” conferito al Balletto Nazionale Ungherese.
Gli italiani invece hanno ricevuto la maggior parte delle medaglie e delle borse di studio nella sezione di danza contemporanea.

E adesso cosa farà la nostra lettrice? «Continuerò negli anni a sentirmi “mamma”, ad emozionarmi guardando soprattutto i piccoli, come Adél medaglia d’oro alla sua prima competizione( https://youtu.be/doO3ZjX2c68 ) e contribuire alla Fondazione quando posso. È un semplice bonifico, come se si facesse in Italia. Ma per quei bimbi è un sogno che si avvera e per i grandi una professione che si concretizza».

IBAN: HU45 1070 0598 7158 6436 5110 0005

«Strano – ci dice anche – mia madre non c’è più da anni e ho da poco scoperto che da ragazza era abbonata a una rivista culturale di una Fondazione Italia-Ungheria di cui non riesco a trovare informazioni. Dopo i disastri economici del covid volevo aiutare nel mio piccolo, è stato un caso scegliere di dare un contributo all’estero anziché in Italia ma a quanto pare, come si usa dire oggi, ho l’Ungheria nel DNA…».

Redazione
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Pubblicato il 19 Aprile 2022
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