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WIZ Legnano nella sua versione più bella batte Cerro Maggiore (77-62)

La "WIZ Plus" batte in maniera netta e inequivocabile Cerro, uno squadrone arrivato al PalaParma forte del secondo posto in classifica e una striscia aperta di cinque successi consecutivi.

Legnano sport

WIZ Legnano – Cerro Maggiore 77-62 (42-27)
WIZ: Battilana 4, Riboli 14, Toia 6, Cantarin 17, Hamadi 16, Portaluppi 2, D’Ambrosio M.7, Rinke 8, Guzzetti ne, D’Ambrosio D. 3, Mapelli ne. Allenatore: Beneggi.
CERRO: Rossi 15, Turano 6, Ballarate 5, Paganini ne, Chiesa 14, Trentini 4, Pastori 9, Maniero 9, Schieppati ne, Roman ne., Bigonzi. Allenatore: Valente.

La WIZ nella sua versione più bella, la “WIZ Plus” batte in maniera netta e inequivocabile Cerro, uno squadrone arrivato al PalaParma forte del secondo posto in classifica e una striscia aperta di cinque successi consecutivi.

Striscia chiusa, anzi, diciamola tutta, fatta a pezzi, stracciata in mille coriandoli, da una WIZ capace di giocare, come san fare le squadre vere, due partite nell’arco degli stessi quaranta minuti. La prima partita è quella di un primo tempo che, assolutamente scintillante sul fronte offensivo, produce tanto (42 punti), bene, vedi le giocate spettacolari frutto di una fluidità più che apprezzabile e in modo corale con tutti i giocatori gialloviola iscritti a referto. La seconda partita, quella giocata nella ripresa, è invece di tono completamente diverso e fa riferimento ad una squadra in grado, a ritmi di gioco inevitabilmente più bassi, di cambiare pelle in maniera camaleontica applicandosi in difesa con un’intensità mai vista prima. Insomma, una squadra bravissima nel far proprio il famoso concetto “borrelliano”: resistere, resistere, resistere.

La gara parte con i primi 10 minuti che van via velocemente e gradevoli sulle ali di schermaglie equilibrate: 24-24 alla fine del primo quarto con Rinke splendido nello spingere a mille il potente motore wizzino. Però, sul primo strappo (35-25 al 16°) prodotto nella gara da Cantarin e dalla vivacità profusa da Riboli, Cerro batte in testa, accusa il colpo, va in confusione e chiude il primo tempo con un pesante -15: 42-27 sul quale ha ben poco da recriminare. Così, un po’ tutti, forse perché “noblesse oblige”, con lo scoccare del secondo tempo si aspettano la reazione di Cerro. Che non c’è e soprattutto non ci sarà, salvo qualche sporadica iniziativa individuale, comunque mai supportata da una vera coesione di squadra. In particolare in difesa. Il terzo quarto corre via infatti con Legnano sempre in controllo e intelligente nello smistare le opportunità offensive dentro con Cantarin, Toia e Mike D’Ambrosio e sul perimetro con la nutrita batteria formata da Rinke, Hamadi, Riboli, Portaluppi. Al 27° il vantaggio è WIZ è ancora fissato su un rassicurante +16 (59-43) e proprio non si vede, nè si capisce come Cerro potrebbe cambiare il senso di una gara che appare ampiamente segnato.

E, infatti, il destino del derby non cambierà perchè nel quarto periodo, a parte un tentativo di riavvicinamento sul 66-58 al 36° firmato da un flash di classe pura di Trentini, flash peraltro prontamente respinto appena il bonus falli punisce Cerro, Legnano, precisa e gelida ai tiri liberi, chiude la gara in tutta tranquillità staccando le mani dal manubrio.

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Pubblicato il 21 Novembre 2021
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