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Venduta la ex Manifattura, il sindaco: «Ora un nuovo centro per Legnano»

Per la ex Manifattura di Legnano il comune pensa a spazi culturali e per i giovani, spazi per la formazione e il lavoro del futuro e ad un mercato coperto

ex manifattura legnano

Sette aste deserte, anni di progetti e proposte – sempre con la spada di Damocle dei vincoli ancora da definire da parte della Soprintendenza -, e quella ciminiera, l’unica che ancora esiste e resiste in città, che con i suoi 78 metri ogni giorno riporta sotto gli occhi di tutti il glorioso passato industriale di Legnano . Poi, finalmente, l’asta “buona”, quella che ha segnato la svolta per l’ex Manifattura ma anche per la città con l’acquisto da parte di Officine Mak, società specializzata nella rigenerazione urbana e nella riqualificazione di aree dismesse che nei mesi scorsi aveva già “fatto compere” a Legnano e dintorni portandosi a casa l’ex manifattura Giovanni Crespi e l’ex Fonderia Cerrese. E ora per l’ormai ex complesso industriale si apre un nuovo capitolo.

Dopo sette aste deserte arrivano le offerte, venduta la ex Manifattura di Legnano

A settembre la nuova proprietà si siederà al tavolo con l’amministrazione arancione di Lorenzo Radice, e si partirà da lì per scrivere la prossima pagina di storia di quelle pareti che per anni hanno visto produrre filati e tessuti. A Palazzo Malinverni, però, le idee sono già chiare: si riparte dai progetti che la coalizione di governo ha in cantiere fin da prima di essere eletta. «La chiarezza paga – sottolinea il primo cittadino -. Fin dalla campagna elettorale abbiamo detto con chiarezza che la Manifattura deve diventare un nuovo centro per Legnano con il progetto ManiFutura: spazi culturali e per i giovani, spazi per la formazione e il lavoro del futuro e infine il sogno di un mercato coperto capace di vivere anche di sera coinvolgendo i giovani. Da questa idea chiunque doveva passare e dovrà partire. A questa visione abbiamo aggiunto un lavoro paziente ma costante dell’assessore Fedeli, alla quale va un grande ringraziamento, per arrivare a fare chiarezza sui vincoli storico artistici degli edifici. E la chiarezza paga: oggi finalmente abbiamo la possibilità di iniziare a progettare il futuro. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare».

Le prime proposte, peraltro, non si sono fatte attendere nemmeno dai banchi dell’opposizione, con Franco Brumana del Movimento dei Cittadini che nei giorni scorsi non solo è tornato a proporre al comune di esercitare il diritto di prelazione per l’acquisto dei beni sottoposti al vincolo storico ed artistico da parte della Soprintendenza, ovvero l’opificio, la ciminiera, gli uffici, il convitto e il villino in stile liberty del direttore, ma ha anche già tracciato quello che per lui sarebbe il futuro ideale dell’area: un istituto tecnico superiore, un mercato e una piazza coperti, il museo della bicicletta e del Legnano Calcio.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Luglio 2021
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