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Rossini-Quadrio: “Queste due palazzine non s’hanno da fare”

Andrea Bonizzoni, dottore naturalista, preferisce il verde al mattone e lancia la sua idea: un parco dove è previsto un nuovo insediamento immobiliare

Generico 2018

Anche una raccolta firme, quando la minor diffusione del coronavirus lo consentirà, per fermare il progetto di un nuovo insediamento immobiliare tra le vie Rossini e Quadrio, il cui rinnovato progetto è apparso sull’albo pretorio nei giorni scorsi.

La proposta della raccolta firme è inserita in una lettera inviata da Andrea Bonizzoni, dottore naturalista di Legnano, agli Uffici Urbanistica – Casa e Territorio del Comune di Legnano, al Commissario Straordinario, al Segretario Comunale, alla Consulta Territoriale 1 – Oltrestazione, alla Procura di Busto Arsizio, alla Prefettura di Milano, alla Corte dei Conti, all’Ispettorato per la Funzione Pubblica e alla Autorità Nazionale Anticorruzione.

Il dr. Bonizzoni manifesta una chiara contrarietà al progetto di due palazzine di 5 piani ciascuna nel terreno ex Riva, ritenendo che «il quartiere in cui è presente l’area in questione è già saturo di costruzioni e negli orari di punta risulta congestionato dal traffico veicolare proveniente dalla vicina stazione; l’edificazione di due palazzi di cinque piani con attività commerciali annesse porterebbe alla paralisi, rendendo la circolazione problematica non solo in via Rossini ma anche nella vicina via Venegoni, importante arteria di collegamento tra il centro città e l’ospedale».

Nelle osservazioni, viene altresì fatto presente che «l’area verde in questione per oltre mezzo secolo è stata utilizzata per lo stoccaggio di catrame e asfalti, quindi il terreno risulta imbibito di sostanze pericolose per la salute e non può essere utilizzato per insediamenti abitativi; l’unica destinazione d’uso è mantenere l’area a verde pubblico apportando nuova terra di coltura e scegliendo accuratamente le specie floristiche, evitando in questo modo costose bonifiche. La costruzione dei due palazzi comporterebbe l’abbattimento di due alberi secolari che rappresentano un prezioso scrigno di biodiversità in un contesto urbano già degradato».

Il dr. Bonizzoni ricorda anche che «il piccolo parco presente in via Quadrio è insufficiente ai bisogni della comunità; una nuova area verde recintata, con giochi per i più piccoli ed aree relax con tavoli e panchine porterebbe giovamento e benessere psicofisico ai cittadini».

Infine, per salvaguardare gli interessi dell’impresa attualmente proprietaria, il dottore naturalista suggerisce: «l’Amministrazione Comunale potrebbe cedere a titolo gratuito un’area dismessa tra le tante presenti; sono certo che con competenza e la professionalità i tecnici del Comune troveranno una soluzione».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Maggio 2020
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