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OPEN DAY PER SCONFIGGERE L’OSTEOPOROSI

l’Istituto Medico Santa Chiara di Gallarate ha pensato di promuovere un’iniziativa che consentirà liberamente non solo ai propri pazienti, ma a tutti gli interessati, di...

Più di duecento milioni nel mondo, oltre dieci milioni solo negli Stati Uniti e ben più di tre milioni e mezzo nel nostro Paese. Non sono solo numeri. Sono le persone affette da osteoporosi, una patologia che certamente incide maggiormente nell’età matura ma, contrariamente alla più diffusa opinione, colpisce in maniera indiscriminata tanto le donne quanto gli uomini.

Proprio per questo l’Istituto Medico Santa Chiara di Gallarate ha pensato di promuovere un’iniziativa che consentirà liberamente non solo ai propri pazienti, ma a tutti gli interessati, di scoprire se affetti da osteoporosi. Progetto Osteoporosi prevede dunque un Open Day che si terrà il 13 giugno all’Istituto, grazie alla collaborazione del dottor Gregorio Guabello, specialista in medicina interna ed endocrinologia e responsabile dell’Ambulatorio di patologia osteo-metabolica del Galeazzi di Milano.

Durante la giornata (a fronte di un piccolo contributo e su prenotazione) sarà possibile effettuare uno speciale test diagnostico, l’ultrasonografia del calcagno, che risulta essere un primo importante ed efficace screening per stabilire la presenza di osteoporosi. Il dottor Guabello eseguirà, inoltre, un check-up gratuito a tutti coloro i quali l’ultrasonografia avrà dato diagnosi di osteoporosi, suggerendo in caso di necessità eventuali esami di approfondimento. Per coloro che, dopo aver aderito al Progetto Osteoporosi, intendano incontrare privatamente l’endocrinologo, la visita specialistica sarà offerta a un prezzo convenzionato, grazie alla collaborazione fra il medico e l’Istituto Santa Chiara.

«Con l’affacciarsi della malattia – spiega il dottor Federico D’Amario, specialista in ortopedia e traumatologia, responsabile della chirurgia del ginocchio al S. Pio X di Milano, che ha attivato un centro di eccellenza della sua specialità all’Istituto Santa Chiara – si determina una condizione in cui il nostro scheletro è soggetto alla perdita di massa ossea e di resistenza, a causa di fattori che possono essere nutrizionali, metabolici o patologici. Aumenta così il rischio di gravi fratture invalidanti come quella del femore, ad esempio, che non sempre avvengono a causa di cadute, come comunemente si crede: a volte, invece, è proprio la frattura di questo osso, reso quasi inconsistente dall’avanzare della malattia, a causare la caduta».

«Per questo – conclude il dottor Guabello  – è importante prevenire e diagnosticare per tempo la patologia, in modo da poter ricorrere ad adeguate terapie farmacologiche, in grado di arginare i danni provocati dall’osteoporosi e garantire una qualità di vita migliore al paziente».

Per prenotare l’ultrasonografia del calcagno è sufficiente telefonare allo 0331 795272

Redazione
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Pubblicato il 31 Maggio 2013
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