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Covid-19, Luna Park in ginocchio: “5000 famiglie senza sostegno”

Il grido d’allarme di Anesv: nonostante le linee guida emanate, molti luna park in tutta Italia vengono continuamente annullati. Fatturati decimati, esercenti senza risorse e luoghi dove trascorrere i mesi invernali

Generica 2020

Il lockdown non è mai terminato per i luna park. Lo denuncia Anesv, l’Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti: «Le amministrazioni comunali stanno annullando diverse centinaia di tradizionali luna park autunnali nonostante il rispetto delle specifiche linee guida governative e dei piani di sicurezza che prevedono la presenza di steward e la gestione dei flussi del pubblico».

La categoria è in ginocchio e non sa con quali risorse affrontare e dove trascorrere i mesi invernali. In carenza dei luna park, i Comuni non concedono infatti alle abitazioni mobili degli esercenti di sostare sul territorio, con pesanti conseguenze sulla scolarizzazione dei bambini, in quanto non si rispetta più il calendario degli spostamenti al seguito delle manifestazioni. «È indispensabile che il Mibact e l’Anci si attivino per garantire la possibilità di effettuare i luna park e sostenere un settore che è in enormi difficoltà – ha dichiarato Ferdinando Uga, presidente di Anesv, l’Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti – a causa di continui annullamenti di manifestazioni, che vengono decisi sulla base di generiche argomentazioni. Le linee guida sono state emanate proprio per riaprire le attività economiche – ha proseguito Uga – ma i sindaci stanno negando il diritto al lavoro delle imprese che svolgono attività di lo spettacolo viaggiante».

La maggior parte delle circa 5000 imprese e famiglie degli esercenti spettacoli viaggianti itineranti è senza lavoro alla metà del marzo scorso e concluderà il 2020 con una media di 50 giornate di attività, decisamente inferiore rispetto a quella degli anni passati. I luna park vengono svolti all’aperto in spazi ampi, in cui è possibile rispettare il distanziamento e l’obbligo di indossare la mascherina, previsto da mesi dalle linee guida di settore. Diversi luna park si sono tenuti recentemente anche a Bergamo, a Torino e a Prato, grazie alla sensibilità di alcuni amministratori locali e alle azioni messe in campo dagli esercenti per garantire la sicurezza di tutti. «Siamo molto preoccupati – conclude Uga – per la annunciata emanazione di nuovi provvedimenti che limiteranno le manifestazioni all’aperto. Il luna park è un’attività di cultura e spettacolo popolare che si svolge in piena sicurezza, nel rispetto delle linee guida nazionali e degli specifici protocolli approvati dall’autorità sanitaria».

«Molti luna park, a cui la legge italiana ha riconosciuto la “funzione sociale”, vengono annullati dai sindaci adducendo motivazioni generiche relative all’epidemia in atto, nonostante un parco divertimento temporaneo o permanente non sia mai stato luogo di contagio, grazie alla professionalità dei gestori e all’attuazione delle linee guida e dei protocolli approvati localmente», chiosa l’Anesv, la più antica e rappresentativa organizzazione nazionale di categoria dello spettacolo viaggiante e parchi di divertimento.

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Pubblicato il 14 Ottobre 2020
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