Inaugurato a Parabiago il Museo Civico della Scuola: un viaggio nella memoria del ‘900
Il nuovo spazio, frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca e catalogazione, raccoglie documenti storici, registri, quaderni e testimonianze che raccontano la vita scolastica di generazioni di studenti e insegnanti

Sabato 11 ottobre è stato inaugurato a Parabiago il Museo Civico della Scuola, una realtà unica nel suo genere che custodisce e valorizza la memoria dell’istruzione del Novecento. Il nuovo spazio, frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca e catalogazione, raccoglie documenti storici, registri, quaderni e testimonianze che raccontano la vita scolastica di generazioni di studenti e insegnanti.
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Il museo è il risultato dell’impegno di un gruppo di insegnanti e professionisti che, con passione e dedizione, hanno riportato alla luce curiosità, ricordi e frammenti di storia ora messi a disposizione della cittadinanza e dei visitatori.
«Essere qui oggi è davvero emozionante – ha detto il sindaco Raffaele Cucchi -. Il Museo Civico della Scuola diventa una realtà visitabile e un gioiellino unico nel suo genere da far conoscere. Il lavoro meticoloso che oggi apre le porte alla storia di molti alunni e maestre è stato lungo e impegnativo, ma la determinazione restituisce alla Città un’occasione unica, a cui si è interessato anche il FAI».
Nel suo discorso in aula magna, il primo cittadino ha sottolineato come il museo non sia solo una raccolta di materiali, ma un vero e proprio frammento di memoria collettiva: «Questo Museo non è soltanto un contenitore di documenti, quaderni e registri, ma è un pezzo della nostra vita, della nostra memoria condivisa».
Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla dottoressa Alida Gottardi, anima del progetto, per «la pazienza e la cura con cui ha saputo ridare splendore a pagine che rischiavano l’oblio». Tra le curiosità emerse, anche scoperte sorprendenti: come quella che l’attore Gianrico Tedeschi insegnò alla scuola Manzoni negli anni Quaranta, o che la famiglia del celebre scultore Adolfo Wildt ebbe legami con la città, tanto da dare il nome a una scuola parabiaghese.
Il sindaco ha poi ricordato un episodio poco noto della storia cittadina: nel 1945, Parabiago aderì al Consorzio per l’Università Statale di Milano, contribuendo con 50 centesimi di lire per abitante — un gesto simbolico ma significativo, segno di una comunità che da sempre crede nella cultura e nella formazione: «Anche nei tempi più difficili — ha aggiunto Cucchi — si può scegliere di guardare avanti, di investire nel sapere. Con questo spirito abbiamo voluto realizzare questo Museo: un luogo che custodisce la memoria ma che vuole anche stimolare la curiosità e diventare spazio vivo di incontri e riflessioni».
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