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Alzheimer cafè: 10 sabati terminati con la tradizionale festa di chiusura al Chiostro Solidale

La festa di chiusura degli incontri degli Alzheimer cafè si è tenuta sabato 7 giugno al giardino del Chiostro Solidale di Cerro Maggiore

Generico 12 Jun 2023

Al giardino del Chiostro Solidale di Cerro Maggiore, sabato 7 giugno, ha fatto da cornice alla tradizionale festa di chiusura dei cicli primaverili (10 sabati iniziati il 9 marzo 25 e finiti il 7 giugno 25) di incontri degli Alzheimer cafè di Villa Cortese (attivi da 11 anni) e Cerro Maggiore/San Vittore Olona (da 5 anni).

Alzheimer Café 

È un modello innovativo di supporto psicosociale che offre un ambiente accogliente e informale a persone con demenza, in particolare con malattia di Alzheimer, e ai loro familiari (definiti caregiver). Nati nei Paesi Bassi alla fine degli anni ’90, gli Alzheimer Café si sono diffusi in tutto il mondo come un’oasi dove affrontare la malattia non significa più isolamento, ma condivisione, apprendimento e reciproco aiuto. «L’idea alla base è semplice quanto potente – spiegano gli organizzatori -: creare un luogo in cui le persone colpite dalla malattia e i loro cari possano incontrarsi, socializzare, scambiare esperienze e ricevere informazioni e supporto professionale, il tutto in un’atmosfera rilassata, lontana dagli ambienti clinici. Gli Alzheimer Café non sono luoghi di cura medica, ma piuttosto di benessere emotivo e sociale, fondamentali per migliorare la qualità di vita di tutti i soggetti coinvolti».

Festa di chiusura del ciclo primaverile degli incontri degli Alzheimer cafè

Nell’area dell’Alto Milanese, le associazioni di volontariato, in collaborazione con il CDCD (Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze) di Passirana, hanno implementato con successo il modello degli Alzheimer Café, trasformandoli in punti di riferimento essenziali per la comunità. «Questi incontri si tengono in diverse località, con un impegno particolarmente significativo nei comuni di Villa Cortese e Cerro Maggiore/San Vittore Olona – precisano i referenti -. I numeri testimoniano il grande bisogno e l’efficacia di questa iniziativa. Nell’ultimo ciclo gli Alzheimer Café di Cerro Maggiore e Villa Cortese hanno visto la partecipazione attiva di circa 30 pazienti e ben 45 familiari a sottolineare l’importanza del supporto anche per chi si prende cura quotidianamente dei propri cari. Queste persone provengono da ben 13 comuni diversi dell’Alto Milanese, un dato che evidenzia la capacità del progetto di raggiungere un vasto territorio e rispondere a una diffusa esigenza».

Professionalità e gentilezza

Il successo di questi Café è legato non solo alla partecipazione di pazienti e caregiver, ma anche al prezioso contributo di 22 volontari, delle associazioni Croce Azzurra Ticinia di Villa Cortese e Il Quadrifoglio di Cerro Maggiore, anime pulsante di queste attività, che con la loro dedizione garantiscono un’accoglienza calorosa e un supporto costante. Ciò che rende gli Alzheimer Café un esempio virtuoso è l’approccio multidisciplinare e integrato offerto ai partecipanti. «Un team di professionisti altamente qualificati collabora per fornire supporto a 360 gradi, affrontando sia gli aspetti medici e psicologici che quelli pratici e legali della demenza – sottolineano i referenti -. Le figure professionali che hanno partecipato agli incontri svolti sono molteplici. I familiari hanno eseguito colloqui con le seguenti figure professionali: geriatri e Medici di Medicina Generale che hanno offerto consulenze e aggiornamenti sugli aspetti clinici e terapeutici della malattia; psicoterapeuti che hanno dato sostegno emotivo, strategie per la gestione del comportamento e tecniche per affrontare lo stress legato alla demenza; infermieri che hanno fornito consigli pratici sulla gestione della quotidianità e sulla cura del paziente; assistenti Sociali che hanno contribuito ad orientare i familiari su diritti, agevolazioni e servizi socio-assistenziali disponibili sul territorio; un avvocato che ha offerto consulenze su questioni legali, come tutele e amministrazione di sostegno. I pazienti sono stati invece assistiti da fisioterapisti che hanno proposto esercizi e attività per mantenere la mobilità e l’autonomia, Arteterapeuti e Musicoterapeuti che, attraverso attività creative e musicali, hanno stimolato le capacità cognitive residue, promuovendo il benessere emotivo e facilitando l’espressione di sé in un modo non verbale».

Attività

Le attività svolte negli Alzheimer Café sono varie e pensate per stimolare e coinvolgere: incontri tematici con esperti, laboratori creativi (come l’arteterapia e la musicoterapia), momenti di condivisione e gruppi di auto-aiuto per i familiari. «L’obiettivo è fornire strumenti pratici, ridurre il senso di isolamento e promuovere un senso di comunità e solidarietà – precisano i referenti –. Gli Alzheimer Café rappresentano, dunque, un prezioso modello di intervento che, grazie alla collaborazione tra istituzioni sanitarie, professionisti qualificati e l’indispensabile aiuto dei volontari, riesce a fare la differenza nella vita di molte persone, dimostrando che affrontare la malattia di Alzheimer non deve essere un percorso solitario. Sono un esempio concreto di come la comunità possa unirsi per offrire un supporto significativo e dignitoso a chi convive con la demenza e a chi se ne prende cura»

Redazione
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Pubblicato il 13 Giugno 2025
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