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Scontro sul contratto integrativo, stato di agitazione all’Ic Tarra di Busto Garolfo

I sindacati della Flc Cgil e Anief contestano l'applicazione del contratto integrativo che «assegna il 18% delle risorse disponibili a due sole figure scolastiche». Fallito il tentativo di conciliazione con il prefetto

Ic Tarra Busto Garolfo

Stato di agitazione all‘Istituto Comprensivo Tarra di Busto Garolfo. I sindacati della Flc Cgil e Anief  contestano la non corretta applicazione del contratto integrativo che, a loro parere, «non include correttamente le disposizioni economiche e normative del nuovo Contratto Colletivo Nazionale del Lavoro e  assegna il 18% delle risorse disponibili a due sole figure scolastiche».

Anche il tentativo di conciliazione, che si è tenuto giovedì 8 febbraio, presso la Prefettura, si è concluso negativamente per i sindacati: «La dirigente scolastica, Maria Assunta Lattuca  – si legge nella nota stampa che porta le firme di Flc Cgil Milano e Anief Milano – non ha voluto accettare la proposta della Prefettura che, con il favore dei lavoratori rappresentati da RSU e delle Organizzazioni Sindacali., ha proposto di stabilire una data a stretto giro per un incontro di riapertura del tavolo di contrattazione al fine di raggiungere un accordo condiviso.

FLC-CGIL e ANIEF, durante il tentativo di conciliazione, hanno evidenziato «come un contratto concluso – si precisa nel comunicato – senza il consenso della maggioranza dei componenti della RSU e firmato da una sola sigla sindacale, peraltro in pieno stato di agitazione, presenti ampi profili di illegittimità, come da giurisprudenza consolidata. La segretaria generale metropolitana FLC e il Presidente Regionale ANIEF, si sono resi disponibili a presenziare agli incontri nell’ottica di una celere ridefinizione del contratto, al fine di dare ai lavoratori e alle lavoratrici certezze in merito ai propri impegni ed emolumenti. La Dirigente scolastica, nonostante la massima disponibilità e apertura al confronto delle OOSS e della RSU, è rimasta sempre sulle sue posizioni iniziali, senza comprendere che così facendo avrebbe dato il via libera ad ulteriori conflitti ed azioni sindacali utili a rimettere in equilibrio un contratto che non include correttamente le disposizioni economiche e normative del nuovo CCNL nazionale e che assegna il 18% delle risorse disponibili a due sole figure scolastiche».

Le  Organizzazioni Sindacali annunciano pertanto di andare avanti nella contestazione: «Non rimarremo a guardare, provvederanno ad impugnare il contratto dinnanzi al giudice, nonché attueranno una serie di azioni, a partire dallo sciopero sulle attività aggiuntive, al fine di dimostrare le proprie ragioni avverso un contratto invalido che non è certamente espressione di consenso. Si resta esterrefatti per come non sia stata colta l’opportunità risolutiva proposta dal Prefetto».

Redazione
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Pubblicato il 14 Febbraio 2024
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